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Attiva Postepay ai clienti e preleva dai loro conti: direttore delle Poste arrestato a Vigevano

Il direttore di un ufficio postale di Vigevano (Pavia) è stato arrestato dalla guardia di finanza. L’uomo, un 56enne, è accusato di aver prelevato soldi sia dalle casse delle Poste sia dai conti correnti di alcuni clienti, ai quali aveva attivato senza il loro consenso delle carte di credito del tipo Postepay. Quando è stato perquisito il direttore delle Poste è stato trovato in possesso di ben 58 carte.
A cura di Francesco Loiacono
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Aveva attivato carte di credito del tipo Postepay a ignari clienti e le utilizzava per prelevare somme di denaro dai loro conti correnti. Con questa accusa un uomo di 56 anni, direttore di un ufficio postale di Vigevano, in provincia di Pavia, è stato arrestato dalla guardia di finanza. L'uomo è stato scoperto in flagranza di reato: rischia fino a cinque anni di reclusione per utilizzo indebito di carta di credito ed è stato anche denunciato per un ammanco di circa 40mila euro dalle casse dell'ufficio da lui diretto, quello di Vigevano 2.

Ecco come agiva il direttore delle Poste arrestato

Secondo quanto ricostruito dai finanzieri di Pavia, infatti, l'uomo operava in maniera illecita su due diversi binari. Da un lato, sfruttando il suo ruolo, prelevava direttamente somme di denaro dalle casse dell'ufficio postale. Dall'altro invece sfruttava ignari clienti delle Poste, attivando loro delle carte tipo Postepay appoggiate ai loro conti correnti. Cinquantotto, in totale, le carte che sono state trovate nella disponibilità del 56enne quando le fiamme gialle hanno provveduto alla perquisizione personale e a quelle dell'ufficio e dell'abitazione. Il direttore aveva da poco prelevato circa tremila euro in contanti proprio da quattro delle carte di credito che gli sono state trovate addosso. A far scattare le indagini era stata la segnalazione di un ente esterno: alcuni anziani avevano chiesto di accedere a prestazioni sanitarie agevolate ma qualcosa non tornava nelle loro dichiarazioni. I richiedenti infatti non avevano dichiarato di avere delle carte di credito intestate a loro nome. I controlli incrociati a quel punto hanno portato i finanzieri all'ufficio postale Vigevano 2: le stesse Poste hanno attivato un meccanismo di "gestione delle frodi" che ha consentito di accertare gli ammanchi di cassa e per il direttore, sorpreso in flagranza di reato, sono scattate le manette.

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