Atm mette in vendita il car sharing GuidaMi: servono investimenti per rilanciarlo
GuidaMi, il primo servizio di car sharing apparso a Milano nel 2004, è in vendita. L’Atm, società che fino a oggi ha gestito il servizio, ha infatti pubblicato un annuncio sul proprio sito internet per cercare "soggetti potenzialmente interessati all’acquisto di almeno il 51 per cento delle quote". Si tratterebbe dunque di cedere la maggioranza della società, con un capitale sociale di 100mila euro. Termine ultimo per la manifestazione di interesse da parte dei possibili compratori è il prossimo 20 maggio.
La cessione di GuidaMi potrebbe portare a un nuovo assetto all'interno del mondo del car sharing a Milano. Mondo nel quale, quando GuidaMi è stata creata, la società di Atm rappresentava una realtà all'avanguardia, nonché l'unico servizio. Col tempo, però, sono arrivati i competitor: Car2Go, Enjoy, Twist, E-Vai. Agguerriti e, soprattutto, dotati di una tecnologia di utilizzo diversa da GuidaMi. Mentre le auto di quest'ultima – 141 mezzi dalle utilitarie come Fiat 500 e Lancia Ypsilon ai furgoni – devono essere prese e poi lasciate all'interno delle 88 postazioni fisse dislocate in città, quelle dei competitor possono essere prese e poi parcheggiate ovunque, grazie al controllo a distanza e all'utilizzo delle app. Un gap che, per essere colmato, necessita di investimenti consistenti che al momento il management di Atm avrà forse pensato di non voler sostenere. Da qui il tentativo di sondare il mercato alla ricerca di acquirenti. Chi dovesse essere interessato si ritroverà con un bacino di 6mila utenti: un numero rispettabile ma esiguo rispetto a quelli dei servizi flessibili come Car2Go (più di 70mila abbonati), Enjoy (oltre 100mila) o l'ultimo arrivato Twist, già a oltre 12mila.