Anziani morti nelle Rsa, iniziate le audizioni dei famigliari delle vittime e funzionari regionali
Sono iniziate le audizioni dei famigliari degli anziani morti nelle case di riposo di Milano e provincia nei mesi scorsi a causa del coronavirus. Si tratta di una fase importante delle oltre 20 inchieste aperte dalla procura di Milano per epidemia e omicidio colposi, in merito alla gestione dell'emergenza sanitaria e a presunti errori od omissioni che avrebbero consentito al virus di entrare in strutture che ospitano persone anziane e fragili, le più esposte agli effetti più nefasti del Covid-19. I pubblici ministeri del dipartimento guidato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano hanno ascoltato, oltre ai famigliari di alcune delle vittime, anche gli operatori sanitari e alcuni funzionari della Regione Lombardia e dell'Agenzia per la tutela della salute. Oltre a ciò che è accaduto all'interno delle case di riposo, infatti, si cerca di ricostruire la "catena di comando" e tutte le comunicazioni intercorse tra Palazzo Lombardia, l'Ats e le singole strutture. L'obiettivo, non facile, è capire se vi siano responsabilità oggettive in quanto accaduto: per cercare di chiarirlo gli investigatori stanno anche analizzando tutti i documenti, tra cui cartelle cliniche, ma anche delibere regionali, raccolte negli scorsi giorni durante le perquisizioni nelle strutture e nella sede della Regione.
Il Comitato del Trivulzio: Un decreto per proteggere ospiti delle Rsa
Tra le case di riposo finite nel mirino della magistratura la più famosa è il Pio Albergo Trivulzio, dove nel frattempo è arrivato come supervisore il noto virologo dell'Università statale di Milano Fabrizio Pregliasco. Alcuni famigliari di persone ospitate nella struttura hanno costituito il comitato "Verità e Giustizia per le vittime del Trivulzio", che ieri ha chiesto al Governo di emanare urgentemente un decreto "che dia priorità al diritto di cura e assistenza ai soggetti più fragili e garantisca ovunque la protezione dal rischio, l’accesso all’assistenza degli ospiti e la sicurezza degli operatori che si trovano nelle Residenze sanitarie Assistenziali": è necessario ripensare il modello delle Rsa, ha dichiarato il portavoce del comitato, Alessandro Azzoni, ma nel frattempo bisogna fare di tutto per tutelare gli ospiti.