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Anziani morti nelle Rsa, Fontana: “Utilizzo case di riposo per malati Covid è responsabilità di Ats”

La scelta delle case di riposo considerate idonee ad accogliere i pazienti Covid nel pieno dell’emergenza Coronvirus è responsabilità dell’Ats secondo il governatore della Lombardia Attilio Fontana: intervenuto a Mattino Cinque, programma tv in onda su Canale 5, ha spiegato, in merito alla scelta di utilizzare le Rsa per liberare posti letto negli ospedali, di aver solo accettato una proposta fatta dai propri tecnici e di aver a sua volta girato la richiesta ad Ats che ha poi valutato le condizioni dei singoli casi: “Infatti su 705 strutture solo 15 avevano le condizioni e hanno accettato”, ha concluso Fontana.
A cura di Chiara Ammendola
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"I nostri tecnici hanno fatto una proposta che noi abbiamo accolto e rivolto alle Rsa, ma la responsabilità è dell'Ats che si è recata sul posto e ha valutato se ci fossero o meno le condizioni: infatti su 705 strutture solo 15 avevano le condizioni e hanno accettato", Attilio Fontana ha così commentato la scelta comunicata con un'ordinanza lo scorso 8 marzo dalla regione Lombardia di spostare i pazienti Covid positivi all'interno delle strutture assistenziali per anziani. Scelta che secondo molti sarebbe alla base dell'epidemia sviluppatasi nelle Rsa che ha causato la morte di centinaia di anziani e che ha portato all'apertura di numerose inchieste in diverse province lombarde. Il governatore lombardo, intervenuto questa mattina nel programma televisivo Mattino Cinque ha anche aggiunto di attendere con estrema serenità l'esito dell'inchiesta sulle morti nelle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) della Lombardia.

Abbiamo agito dopo proposta dei nostri tecnici

"Noi abbiamo fatto una delibera che è stata proposta dai nostri tecnici ed esperti che ci hanno detto che a determinate condizioni, con reparti completamente separati dal resto della struttura e addetti dedicati esclusivamente a malati Covid, la cosa si poteva fare – ha aggiunto Fontana – così abbiamo fatto questa proposta e le strutture che avevano questi requisiti hanno aderito". Il presidente di regione Lombardia ha spiegato che si è trattato di una scelta fatta perchè i posti in ospedale erano al limite e a casa c'era gente che non poteva più stare perché non riusciva a respirare: "Sono stati i nostri tecnici che ci hanno fatto la proposta e valutato condizioni delle singole case di riposo e noi ci siamo adeguati".

La Lombardia riparte solo col via libera della scienza

In merito al tema della ripartenza della Lombardia ha invece spiegato che nell'ipotesi in cui l'evoluzione del virus dovesse andare in senso positivo e ci fossero le condizioni "noi il 4 maggio dovremo essere pronti per la riapertura, purché non prescinda mai dalla sicurezza dei nostri cittadini e lavoratori". Fontana ha proseguito dicendo che sarà la scienza a dare il via libera a una eventuale riapertura: "Se la scienza ci dirà bisogna stare chiusi staremo chiusi, però allo stesso tempo non possiamo farci trovare impreparati", ha concluso.

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