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Anziana travolta da moto fuori controllo sulla corsia preferenziale: “Chiuderle alle due ruote”

Dopo l’incidente di ieri sera in viale Tibaldi a Milano in cui due persone sono rimaste gravemente ferite montano le polemiche. L’associazione “Genitori antismog” chiede al sindaco Sala di chiudere l’accesso alle corsie preferenziali Atm a motocicli e ciclomotori. Ancora grave in ospedale l’anziana 75enne travolta dalla moto fuori controllo. Grave anche il centauro, un 44enne.
A cura di Francesco Loiacono
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È un'anziana di 75 anni la persona investita ieri sera in viale Tibaldi, a Milano, da una moto fuori controllo. La donna stava attendendo l'autobus della linea 90 alla fermata. Il conducente della moto, un uomo di 44 anni, ha perso il controllo del mezzo una ventina di metri prima della fermata, per cause ancora da accertare. La moto, una Yamaha, ha proseguito la sua folle corsa urtando violentemente la pensilina dove si trovava l'anziana e mandandola in frantumi. La 75enne è stata trasportata in codice rosso all'ospedale San Paolo, dove è tutt'ora in gravissime condizioni. Grave anche il centauro, sbalzato con forza sul marciapiede.

All'indomani dell'incidente montano le polemiche. In prima linea il comitato Genitori antismog, un'associazione senza scopo di lucro "per lo svolgimento di attività nel settore della tutela ambientale". L'associazione ha pubblicato sulla propria pagina Facebook la notizia dell'incidente, accompagnandola con un appello al sindaco di Milano Beppe Sala affinché chiuda le corsie preferenziali a motocicli e ciclomotori: "Chiediamo al sindaco di revocare la delibera con cui l'allora sindaco Albertini concesse l'uso delle corsie Atm a moto e motorini.
Moto e motorini sono altamente inquinanti e rumorosi: vanno piuttosto disincentivati".

L'associazione motiva così la propria richiesta: "Quasi ogni giorno sulle preferenziali milanesi si verificano incidenti che coinvolgono moto e motorini. Migliaia di utenti del trasporto pubblico sono costretti a subire ritardi e disagi perché le preferenziali si trasformano in autodromi. Sono anni che lo diciamo: le corsie preferenziali devono essere ad uso esclusivo dei mezzi pubblici".

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