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Antinori al processo: “Costretto a fare sesso con la 24enne spagnola”

Il ginecologo Severino Antinori, a processo a Milano, sarebbe stato “costretto” a fare sesso con la 24enne spagnola che è la sua grande accusatrice nella vicenda che lo riguarda. Lo ha spiegato il ginecologo ai giudici, davanti ai quali deve difendersi dalle accuse di aver prelevato con la forza degli ovuli alla 24enne. La versione della ragazza è opposta: “Antinori mi abbracciò e mi chiese di fare sesso con lui”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il ginecologo Severino Antinori, a processo a Milano, sarebbe stato "costretto" a fare sesso con la 24enne spagnola che è la sua grande accusatrice nella vicenda che lo riguarda. È quanto ha spiegato Antinori ai giudici milanesi, davanti ai quali deve difendersi dalle accuse di aver prelevato otto gameti alla 24enne contro la volontà della ragazza nella clinica Matris di Milano. Rispondendo alle domande dei pubblici ministeri Maura Ripamonti e Leonardo Nessi, Antinori ha spiegato che la ragazza gli venne presentata da una sua amica a Siviglia nel dicembre 2015: "Notai subito che aveva una forte attrazione per me. Mi prese per mano e mi portò nella mia camera di albergo – ha detto il ginecologo ai pm secondo quanto riferito dall'agenzia Askanews – Lei voleva avere un rapporto. Io inizialmente rifiutai, ma lei insisteva. Così, dopo qualche ora, mi sono sentito costretto. Dopodiché l’ho mandata via dall’hotel pregandola di non richiamarmi. Per metterla sul taxi, ho dovuto chiedere aiuto alla security dell’albergo".

Opposta la versione della 24enne

Secondo la 24enne spagnola, invece, sarebbe andata esattamente al contrario: "Antinori mi abbracciò e mi chiese di fare sesso con lui, io gli risposi che era più vecchio di mio padre e che non volevo farlo", aveva detto la ragazza ai giudici lo scorso 9 marzo. Il ginecologo davanti ai magistrati ha però riferito un altro episodio, che sarebbe avvenuto a Milano nel marzo 2016: "Una sera ero con la mia compagna di allora all’Hotel Marriot dove soggiornavo. La spagnola entrò nella mia stanza e mi ha tirato giù i pantaloni. Io ero infuriato. Poi mi accorsi che mi erano spariti un orologio Rolex e 700 euro. Lei era molto attratta dai Rolex. E aveva bisogno di soldi, mi chiedeva sempre denaro. Una volta mi supplicò, spiegandomi che sua madre stava morendo. Le diedi 2.000 euro".

La "rapina di ovuli" è solo l'accusa principale mossa ad Antinori. Nello stesso procedimento il noto ginecologo deve anche difendersi dall'accusa di estorsione: avrebbe preteso 28mila euro da una coppia che si era rivolta a lui per una fecondazione assistita.

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