Anniversario della morte di Ramelli: 4 militanti estrema destra depongono corona di fiori, multati

Niente corteo né cerimonia del "presente" quest'anno per l'anniversario della morte di Sergio Ramelli, il 18enne del Fronte della gioventù deceduto il 29 aprile del 1975 dopo essere stato aggredito, il mese prima, da militanti di Avanguardia operaia a Milano. Il ricordo della tragica morte del giovane diventa ogni anno l'occasione per cortei e raduni in cui spesso viene fatto sfoggio di simboli e gesti che richiamano il fascismo, come saluti romani e il cosiddetto "rito del presente". Quest'anno però l'emergenza Covid ha annullato ogni tipo di manifestazione in pubblico, a parte le due cerimonie istituzionali che si sono tenute nel primo pomeriggio per ricordare l'omicidio di Ramelli e quello dell'avvocato Enrico Pedenovi, avvenuto l'anno seguente, alla presenza della vice sindaco di Milano Anna Scavuzzo.
In quattro identificati dalla Digos: multati per aver violato le misure anti-Covid
In mattinata però in via Paladini, dove venne aggredito il 18enne Ramelli, quattro militanti dei principali gruppi di estrema destra – CasaPound, Forza nuova e Lealtà e azione – hanno sfidato i divieti imposti per via dell'emergenza Coronavirus sostituendo la corona di fiori che campeggia davanti al murale dedicato al giovane ucciso. I quattro sono stati identificati e multati da agenti della Digos ai sensi dell'articolo 650 del codice penale. Si tratterebbe di tre rappresentanti dei movimenti di estrema destra, ma non dei leader, e di un fotografo presente per immortalare la cerimonia non autorizzata. Non si prevedono in giornata altre manifestazioni non autorizzate: la galassia dell'estrema destra che ogni anno celebra l'anniversario dell'uccisione del giovane del Fronte della gioventù dovrebbe ritrovarsi nella piazza virtuale dei social network, dove è stato organizzato un concerto per ricordare Ramelli.