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Ancora una bici abbandonata sui binari della Pavia-Milano: forse un atto vandalico

Martedì mattina un treno regionale della linea Milano-Pavia ha travolto una bicicletta abbandonata sui binari. Nessun danno al convoglio né ai passeggeri, ma ripercussioni su altri 22 treni, costretti a subire ritardi o cancellazioni. Il caso è analogo a un episodio avvenuto la scorsa settimana e potrebbe essere imputato a una banda di vandali. Rfi ha presentato una denuncia contro ignoti.
A cura di Francesco Loiacono
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Ancora una bicicletta abbandonata lungo i binari, ancora una volta sulla linea ferroviaria Milano-Pavia. E la sensazione forte che dietro al secondo episodio simile in quattro giorni si nasconda una nuova "moda" di una banda di teppisti. Moda che, come sempre in questi casi, ricade sulle migliaia di pendolari lombardi che anche martedì mattina hanno dovuto fare fronte ai disagi dovuti all'episodio: ben 22 treni hanno subito ritardi o soppressione per consentire ai tecnici di Rete ferroviaria italiana di effettuare le verifiche sulla linea, prima che la circolazione riprendesse regolarmente.

Rfi ha presentato una denuncia contro ignoti

L'episodio odierno è andato in scena verso le 8: il convoglio regionale 10567 ha investito una bicicletta all’altezza di Pizzabrasa di Pieve Emanuele, paese tra Milano e Pavia. Nessun danno per il treno, ma come detto disagi per tutti i viaggiatori. E un timore in più: e cioè che episodi del genere possano essere emulati da altri vandali, incuranti della civiltà e anche della sicurezza di chi prende il treno tutti i giorni per andare al lavoro. Su questo così come sugli altri casi indaga la polizia ferroviaria, dopo una denuncia contro ignoti presentata da Rfi.

Nel mirino ci sarebbe una banda di vandali autrice sia dei due episodi con le biciclette – l'altro era avvenuto venerdì scorso tra Locate Triulzi e Pieve Emanuele -, sia di altri atti teppistici avvenuti tra fine novembre e inizio dicembre: in un caso avrebbero posizionato dei manichini con delle tute arancioni sui binari, costringendo il macchinista di un treno a una frenata d'emergenza per evitare di investire quelli che potevano essere operai al lavoro. Uno scherzo stupido che si qualifica da sé.

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