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Amianto alla Scala, assolti 4 ex sindaci: a processo l’ex sovrintendente Fontana

Quattro ex sindaci di Milano, a processo con le accuse di omicidio colposo e lesioni colpose gravissime per la morte di alcuni lavoratori della Scala a causa della presenza di amianto nel teatro, sono stati oggi prosciolti. Si tratta di Carlo Tognoli, Paolo Pillitteri, Giampiero Borghini e Marco Formentini. Andranno invece a processo cinque persone, tra ex dirigenti della Scala: tra loro anche l’ex sovrintendente Carlo Fontana.
A cura di Francesco Loiacono
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Quattro ex sindaci di Milano sono stati prosciolti dalle accuse di omicidio colposo e lesioni colpose gravissime. Le accuse erano relative alla vicenda della morte di alcuni lavoratori del teatro alla Scala di Milano, che si sarebbero ammalati a causa della presenza di amianto nei locali del teatro prima che venissero realizzate le bonifiche. Il giudice per l'udienza preliminare Alessandra Simion ha oggi assolto Carlo Tognoli, Paolo Pillitteri, Giampiero Borghini e Marco Formentini, che erano stati indagati in quanto presidenti del teatro. Andranno invece a processo il prossimo 9 febbraio altri cinque imputati: tra loro anche l'ex sovrintendente del Piermarini Carlo Fontana.

I decessi contestati dall'accusa – le indagini sono state condotte dal pubblico ministero Maurizio Ascione – riguardano nove lavoratori. L'accusa di lesioni colpose gravissime riguarda invece un ex fonico del teatro ammalatosi di mesotelioma pleurico, malattia legata all'esposizione alle fibre di amianto. Tutte le famiglie delle vittime sono state ammesse come parti civili, così come l'Inail, il sindacato Cub, l'Associazione nazionale mutilati ed invalidi del lavoro e l'Agenzia di tutela della salute Città Metropolitana di Milano, l'ex Asl. Proprio questa struttura (che all'epoca dei fatti contestati, che partono dal 1986, si chiamava Usl), nel febbraio dell'86 aveva chiesto invano la rimozione dei manufatti in amianto del teatro in dotazione al teatro (sipario acustico, il materiale in dotazione al reparto prevenzione incendi e di quello degli elettricisti). La direzione del teatro non avrebbe inoltre, secondo l'accusa, nemmeno provveduto a quanto previsto dalla legge del 1992 sul censimento, la bonifica e la messa al bando dell'amianto. I lavoratori del "tempio della lirica" sarebbero dunque rimasti a lungo esposti alle polveri mortali, che secondo una delle consulenze disposte dal pm si sprigionavanao anche dal sipario, quando si muoveva lungo le funi.

Oltre a Fontana, il 9 febbraio andranno a processo anche l'ex direttore tecnico Franco Malgrande, l'ex capo dell'ufficio tecnico Franco Filighera, l'ex direttrice degli affari generali Maria Rosaria Samoggia e l'ex consulente in materia di igiene e sicurezza Giovanni Traina.

L'avvocato di Carlo Tognoli: "Riconosciuta la sua estraneità"

Soddisfatto il legale dell'ex sindaco socialista di Milano, Carlo Tognoli: "Sono molto soddisfatto perché è stata riconosciuta sin dall'inizio l'estraneità alla vicenda dell'ex sindaco – ha detto l'avvocato dell'ex primo cittadino, sottolineando come sia emerso che Tognoli "durante il suo mandato, non aveva nessun mezzo per sapere che ci fossero elementi di pericolosità o di allarme nel Teatro alla Scala".

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