Allerta caldo, bollino rosso a Milano e Brescia per le ondate di calore
Bollino rosso per le ondate di calore in 18 città italiane, incluse le lombarde Milano e Brescia. Com'era stato anticipato, oggi giovedì 2 agosto sarà probabilmente ricordata come la giornata più calda di questo 2018. Sull'apposito bollettino apparso sul sito del ministero della Salute il capoluogo lombardo e la città della Leonessa figurano tra le città più calde della Penisola. Il bollino rosso a Milano e Brescia è annunciato anche per le giornate di venerdì 3 e sabato 4 agosto. Sul sito del ministero è spiegato che le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Condizioni climatiche che possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione, specialmente per le fasce più deboli, come anziani e bambini. Si consiglia dunque di non uscire nelle ore più calde, di bere molto e di mangiare molta frutta e verdura.
Le previsioni a Milano
Come scritto, a Milano il bollino rosso per le possibili ondate di calore resterà anche per i prossimi giorni. In realtà però nel capoluogo lombardo la presenza di vento sta rendendo più sopportabile il caldo torrido, che si protrae ormai da giorni. Si prevedono temperature massime attorno ai 34 gradi per la giornata odierna e anche per i prossimi giorni: il fine settimana si preannuncia particolarmente rovente, con un lieve incremento dei valori previsto per domenica 5 agosto. Il cielo resterà terso, o al più parzialmente nuvoloso.
Legambiente: Effetti nocivi per la salute
"Caldo torrido e bollino rosso in 18 città italiane. Il clima sta cambiando e aumentano i pericoli per chi vive nei grandi centri urbani – ha commentato Legambiente in una nota – Lo si nota sempre di più anche in estate, con temperature record e frequenti e prolungate ondate di calore, e a farne le spese sono come sempre i cittadini e la loro salute. Le ondate di calore possono avere effetti nocivi per la salute, soprattutto per gli anziani e gli ammalati, quando le temperature diurne superano i 35 gradi e quelle notturne non scendono sotto i 25 gradi. Nelle aree urbane il caldo oltretutto aumenta per l'effetto di asfalto, auto e sistemi di condizionamento e può arrivare ad aumentare la temperatura anche di 4-5 gradi. Se da una parte in questi anni sono cresciuti gli impatti e i morti per il caldo, ma anche per le alluvioni e i fenomeni metereologici estremi, dall'altra parte troppo poco si sta facendo sul fronte delle politiche sull'adattamento al clima". Legambiente ha poi ricordato alcune cifre: "Tra il 2005 e il 2016, in 23 città italiane, le ondate di calore hanno causato 23.880 morti. Nella sola città di Roma, dal 2000 sono circa 7.700 le morti attribuibili alle ondate di calore". Da qui la necessità e l'urgenza di "portare avanti e definire politiche di adattamento al clima".