Alimenti Ogm e fuorilegge: sequestrata una tonnellata di cibo in scatola nel centro di Milano

Oltre una tonnellata di cibo in scatola non conforme alle normative comunitarie è stata sequestrata dai carabinieri forestali in un negozio nel centro di Milano. Il maxi-sequestro è avvenuto durante un normale controllo all'interno dell'esercizio commerciale. I militari dell'Arma hanno notato che tra gli scaffali erano esposti, pronti per la vendita, centinaia di prodotti di varie tipologie tutti importati dall'estero e con etichette solo nelle lingue dei Paesi di origine: giapponese, spagnolo e inglese. Il Regolamento dell'Unione europea numero 1169 del 2011 impone a chi vende degli alimenti l'obbligo di fornire al consumatore informazioni "chiare e facilmente comprensibili". Il modo più semplice affinché ciò accada è che le etichette sui prodotti esposti siano nella lingua dello Stato in cui si trova il negozio.
In vendita anche cibi Ogm con etichetta in inglese
Così però non era nell'esercizio commerciale in questione. Su nessuno dei prodotti in vendita (dolci e salati, bibite e anche alimenti di origine animale) c'erano etichette in italiano. Alcuni dei cibi sequestrati, inoltre, erano prodotti con organismi geneticamente modificati: in Italia l'importazione di prodotti Ogm da altri Paesi è consentita (anche se è invece vietata la coltivazione di Ogm sul suolo nazionale), ma gli stessi prodotti devono essere chiaramente identificabili per i consumatori. In questo caso invece sui prodotti Ogm c'era solo un'etichetta in inglese che riportava l'indicazione "produced with genetic engeneering", non comprensibile da parte di tutti. Da qui il maxi sequestro dei prodotti alimentari importati dall'estero (sia dall'Unione europea, sia da fuori Ue) e risultati non conformi, avvenuto alla presenza anche di tecnici dell'Agenzia per la tutela della salute di Milano. Salatissima la multa per il titolare del negozio: dovrà pagare una sanzione di 24mila euro.