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Ragazzo aggredito a colpi di machete, rischia di perdere un braccio: fermati tre giovani

Brutale aggressione ai danni di un ragazzo di 32 anni, ferito gravemente da tre connazionali a colpi di machete e bastoni. La vittima al momento si trova in condizioni critiche all’ospedale Maggiore di Novara: rischia l’amputazione di un braccio. I tre aggressori sono stati fermati dalle forze dell’ordine ad Albairate, nel Milanese: adesso si trovano in carcere.
A cura di Luca Giovannoni
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(Immagine di repertorio)
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Un ragazzo di 32 anni, originario di San Salvador, è stato aggredito a colpi di machete e bastonate da tre giovani connazionali nella notte tra l'1 e il 2 settembre. Una violenza da film dell'orrore, avvenuta dalle parti di Trecate, in provincia di Novara, e i cui responsabili sono stati bloccati ad Albairate, nel Milanese. La vittima in questo momento si trova in gravi condizioni cliniche all'ospedale Maggiore di Novara: i medici non escludono che si possa procedere con l'amputazione di un braccio. Dopo l'aggressione gli aggressori hanno tentato la fuga utilizzando una vettura diretta con ogni probabilità verso Milano. Le forze dell'ordine hanno bloccato i fuggitivi nelle campagne nei pressi di Albairate, identificandoli e portandoli direttamente in carcere dopo le decisioni a riguardo da parte dell'autorità giudiziaria di Pavia, che ha disposto per loro il fermo e la misura cautelare del carcere. I destinatari dei provvedimenti sono tre ragazzi di età compresa tra i 22 e i 31 anni.

La dinamica dell'accaduto

Stando a quanto ricostruito finora, quella avvenuta la scorsa notte nel Novarese, al confine tra Piemonte e Lombardia, è stata una spedizione punitiva: forse un regolamento di conti tra bande rivali. I tre sudamericani hanno utilizzato machete e bastoni contro il connazionale, causandogli gravi ferite che lo trattengono in condizioni critiche in ospedale. Portato d'urgenza al pronto soccorso più vicino, il 32enne è stato subito sottoposto a un intervento chirurgico per cercare di limitare i danni. Le sue condizioni di salute restano gravissime. Al momento sulle ragioni che hanno spinto gli aggressori a compiere un gesto tanto brutale si possono fare solo ipotesi, ma gli inquirenti continuano a indagare per cercare di chiarire il contesto in cui è avvenuta l'aggressione.  

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