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Covid 19

Al via i funerali delle vittime del coronavirus: a Brescia ci vorranno due mesi per seppellire tutti

Serviranno due mesi per seppellire tutte le vittime del coronavirus a Brescia. Sono iniziati i funerali in città con le prime 60 sepolture alla presenza del vescovo. Le tumulazioni delle 750 urne in attesa sono programmate fino al 4 luglio, si svolgeranno a porte chiuse e alla presenza di pochi congiunti.
A cura di Simone Gorla
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Decine di bare nella chiesa di Seriate (Foto LaPresse)
Decine di bare nella chiesa di Seriate (Foto LaPresse)
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A Brescia sono stati celebrati i primi funerali dall'inizio dell'emergenza covid-19. Nel cimitero della Volta sono state tumulate 60 urne cinerarie di vittime del coronavirus. Il rito è stato celebrato dal vescovo di Brescia, Pier Antonio Tremolada, che ha citato tutti i nomi e ha benedetto le urne.

A Brescia primi funerali di vittime del coronavirus, due mesi per seppellire tutti

A Brescia i funerali sono ancora chiusi al pubblico e i cimiteri sono chiusi almeno fino al 30 maggio. Nei prossimi giorni si terranno altre celebrazioni. Prevista la sepoltura al cimitero monumentale bresciano di altre cento persone morte durante l'emergenza. Secondo quanto riportato dal Giornale di Brescia, sono 750 le urne in attesa di sepoltura in città. Per tumularle tutte è stato calcolato che serviranno quasi due mesi. Le sepolture al momento sono programmate fino al 4 luglio, secondo un calendario prestabilito e alla presenza solo di pochi parenti.

L'invito della Diocesi di Milano: Decidete con saggezza

Il tema della riapertura dei funerali in Lombardia è uno dei più delicati da gestire nella fase due. Le norme nazionali e regionali consentono dal 4 maggio lo svolgimento delle esequie con alcune restrizioni. Sono consentite le cerimonie funebri con l'esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, "con funzione da svolgersi preferibilmente all'aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro". Tuttavia la stessa Diocesi di Milano in un'indicazione ai sacerdoti ha invitato ad avere prudenza: “Lasciamo alla vostra saggezza e discernimento pastorali di concordare con i vostri parrocchiani se rimandare alle celebrazioni di suffragio che si faranno in futuro”.

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