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Ai domiciliari lo stalker della pallavolista Alessia Orro: “Ha ammesso le sue colpe”

Il gip del tribunale di Busto Arsizio ha concesso gli arresti domiciliari ad Angelo Persico, 53 anni, lo stalker che per mesi ha perseguitato la pallavolista Alessia Orro con messaggi, pedinamenti e minacce, fino all’arresto una settimana fa. L’uomo ha mostrato pentimento davanti ai magistrati. Ora potrà tornare a casa e lavorare, ma dovrà seguire un percorso terapeutico e se proverà a contattare l’atleta o i suoi conoscenti tornerà in carcere.
A cura di Simone Gorla
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La giocatrice di Busto Arsizio e della nazionale italiana Alessia Orro, 21 anni
La giocatrice di Busto Arsizio e della nazionale italiana Alessia Orro, 21 anni

È agli arresti domiciliari Angelo Persico, 53 anni, l'uomo che per mesi ha perseguitato la pallavolista Alessia Orro con messaggi, pedinamenti e anche minacce, arrestato con l'accusa di stalking pochi giorni fa. Ieri il gip del tribunale di Busto Arsizio Nicoletta Guerrero ha accolto l’istanza dell’avvocato difensore Paola Ranghino e ha attenuato la misura cautelare.

Ai domiciliari lo stalker della pallavolista Alessia Orro: ha divieto di contattarla

Persico, professionista di Novara, può tornare a casa e lavorare, ma dovrà seguire un percorso terapeutico per curare i disturbi psichiatrici da cui è affetto. Inoltre non dovrà in alcun modo avere contatti con la giocatrice della "Unet Yamamay" di Busto Arsizio e nemmeno con i suoi amici, parenti e colleghi, né avvicinarsi al suo ambiente. In caso di violazione delle disposizioni tornerebbe dietro le sbarre. Alla scarcerazione si era opposto il pubblico ministero Flavia Salvatore. Nel corso dell'interrogatorio davanti al giudice, Persico avrebbe dato prova di pentimento e ammesso la gravità dei suoi comportamenti.

La giocatrice: Ho vissuto un incubo

"All’inizio ero convinta che fosse un ammiratore, poi sono arrivati messaggi piuttosto pesanti, me lo sono ritrovato praticamente da tutte le parti. Mi sono sentita seguita, ovunque", ha raccontato la giocatrice di origini sarde dopo l'arresto dello stalker, che aveva iniziato a seguirla in occasione di allenamenti e partite della sua squadra e a scriverle messaggi privati da diversi account in cui le dichiarava il suo amore in modo ossessivo e la minacciava di farle del male se non si fosse messa con lui. "Voglio dire alle vittime di stalking – ha commentato l'atleta – di non aver paura e di denunciare i fatti perché la situazione può davvero diventare molto pericolosa".

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