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Aggressioni con acido, il figlio di Martina e Alex nascerà in carcere: il papà non ci sarà

Il figlio di Martina Levato e Alexander Boettcher, la “coppia diabolica”, nascerà in carcere a metà agosto. Il papà non potrà assistere al parto: lo ha deciso il tribunale. Il bambino della coppia, condannata a 14 anni per l’aggressione con acido a Pietro Barbini, potrebbe essere affidato a un’altra famiglia dal tribunale dei minorenni.
A cura di Francesco Loiacono
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Il figlio di Martina Levato e Alexander Boettcher, la "coppia diabolica", nascerà in carcere intorno alla metà di agosto. E ad assistere al parto il papà, condannato insieme alla madre a 14 anni per l'aggressione con acido ai danni di Pietro Barbini, non ci sarà. Lo ha deciso il tribunale di Milano, che ha accolto il parere negativo sulle due richieste espresso dal pubblico ministero Marcello Musso, il "grande accusatore" dei due complici amanti. Per Musso infatti Levato e Boettcher sono ancora in grado di reiterare le loro aggressioni: e d'altronde, oltre a quella dello scorso dicembre in via Carcano – della quale la vittima porterà sempre addosso i segni – i due sono accusati di associazione a delinquere insieme a un terzo complice, Andrea Magnani, perché avrebbero ordito altri agguati a colpi di acido solforico, alcuni fortunatamente non andati a segno. Il processo è già iniziato per Boettcher, unico a scegliere il rito ordinario: per Levato e Magnani inizierà a settembre.

Il figlio di Martina e Alex nascerà in carcere: il papà non ci sarà

Già in passato il tribunale aveva respinto la richiesta di detenzione domiciliare presentata dall'avvocato di Martina, Daniele Barelli. Il legale aveva sottolineato come la gravidanza ormai prossima alla fine della sua assistita fosse incompatibile con la custodia in carcere. Bocciata anche la richiesta di Boettcher di assistere al parto: per il tribunale la nascita di un figlio non equivale ad altre situazioni per cui sono concessi permessi speciali, come ad esempio un familiare in pericolo di vita.

Adesso, molti si chiedono cosa succederà al bambino che verrà alla luce ad agosto. Il suo futuro è nelle mani del tribunale dei minorenni, dopo che la sentenza di primo grado per i futuri genitori ha tolto loro la patria potestà, anche se quest'aspetto della condanna deve ancora divenire esecutiva. Probabile che il piccolo venga prima affidato a una nuova famiglia, e successivamente adottato. Non è ancora nato ma la sua vita sembra già, in qualche maniera, segnata.

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