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Milano, capotreno aggredito col machete: arrestati per tentato omicidio due salvadoregni

Sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio i due salvadoregni di 20 anni fermati per la cruenta aggressione avvenuta giovedì sera su un convoglio alla fermata di Villapizzone, alla periferia di Milano. I due apparterebbero alla gang di latinos “Ms13”. La polizia starebbe cercando altri due sudamericani coinvolti.
A cura di Angela Marino
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Update 19.45: Da quanto si apprende da fonti di polizia mentre Jose Emilio Rosa Martinez, il salvadoregno di 19 anni che materialmente avrebbe colpito il ferroviere, starebbe cominciando ad ammettere le sue responsabilità di fronte agli inquirenti, invece Jackson Jahir Lopez Trivino, il 20enne ecuadoriano incriminato per concorso in tentato omicidio, si sarebbe chiuso in un ostinato mutismo. Quest'ultimo sarebbe soprannominato ‘Peligro' e nell'ottobre 2013, ancora minorenne, era stato fermato nell'operazione contro le gang latine a Milano che aveva coinvolto 25 giovani per i reati di associazione per delinquere, rapina, lesioni personali aggravate, detenzione e porto di armi da taglio e corpi contundenti. Da quanto ricostruito dagli inquirenti i due arrestati, prima dell'aggressione, avrebbero bevuto super alcolici in un parco in zona Certosa insieme ad altre 7 o 8 persone. Il colpo di machete sarebbe arrivato per ‘difendere' l'amico dalla richiesta di mostrare il biglietto.

Update 19.00: si continuano a susseguire le reazioni all'aggressione mentre è da pochi minuti iniziato il vertice straordinario del tavolo dell'ordine pubblico e della sicurezza in prefettura. Il ministro degli Interni Angelino Alfano si è congraturato con il questore di Milano per il rapido fermo di quelli che sarebbero i due aggressori, mentre l'assessore alla sicurezza del comune di Milano si è recato in visita al ferroviere colpito a colpi di machete, descritto come "forte e coraggioso". Granelli ha poi criticato le parole del governatore Maroni, bollandole come "assurde chiamate alle armi". Intanto Silvio Berlusconi ha invocato l'esercito. "Sono sotto choc per quanto successo a Milano. Polizia comunale e forze dell'ordine devono lavorare con l'esercito –  ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervenendo al telefono alla chiusura della campagna elettorale di Sergio Cassano a sindaco di Valenza – Siamo invasi, ma il governo dov'è?".

Update 17.18: Sono stati arrestati i due sudamericani fermati dalla Squadra mobile di Milano relativamente all'aggressione a colpi di machete avvenuta giovedì sera a Villapizzone, periferia di Milano. Si tratta di due salvadoregni ventenni, accusati di tentato omicidio. I due giovani apparterrebbero alla gang di latinos "MS13". Uno dei due sarebbe l'esecutore materiale del colpo di machete che ha quasi amputato un braccio al capotreno: machete che poi avrebbe nascosto nei pantaloni. Le indagini della Squadra mobile, coordinate dall'aggiunto Alberto Nobili e dal pubblico ministero Lucia Minutella, proseguono: gli investigatori, da quanto si è saputo, stanno cercando altri due sudamericani.

Update 16.10: Il capotreno ferito a colpi di machete, Carlo di Napoli, ha parlato con il segretario del Pd Lombardia Alessandro Alfieri: "Ho avuto molta paura, ma ora mi sento più sollevato: la cosa più importante è che potrò riabbracciare la mia bimba di 5 mesi". Di Napoli ha parlato dal letto dell'ospedale di Niguarda, dove è stato sottoposto a un intervento di otto ore per salvare il braccio gravemente ferito nell'aggressione di giovedì sera a Villapizzone: "Avevo intuito che c’era una situazione strana – ha aggiunto il capotreno – e per questo ho chiesto al mio collega se poteva stare ancora un po’ con me nonostante avesse finito il turno". L'aggressione non sarebbe un caso isolato, come riferito a Fanpage in una lettera inviata da un capotreno di Trenord.

Update 13.10: I due sudamericani che da giovedì sera sono interrogati dagli investigatori della Squadra Mobile sono stati fermati per strada perché sporchi di sangue. I due sono stati notati nel quartiere Comasina, una quarantina di minuti dopo l'aggressione. Le indagini sono "in un momento importante" che non fa escludere sviluppi nelle prossime ore. Sull'identità dei due c'è il massimo riserbo: si sa solo che si tratta di sudamericani maggiorenni, che uno dei due era già stato indagato dalla polizia milanese per questioni relative alle gang latine e che uno dei due (non si sa se lo stesso) è irregolare sul territorio italiano.

Nel gruppetto di sudamericani c'erano "almeno quattro persone" che hanno cominciato a litigare con l'addetto delle ferrovie proprio mentre il convoglio stava per giungere alla fermata del Passante di Villapizzone. Il ferimento a colpi di machete invece sarebbe avvenuto mentre i sudamericani, invitati dal capotreno, stavano scendendo dal mezzo. L'uomo aveva contestato loro l'assenza del biglietto ed era pronto a fargli un verbale ma al momento non è certo che sia questo il motivo che ha scatenato la brutale aggressione.

Update: I due sudamericani fermati per l'aggressione ai ferrovieri di giovedì sera sarebbero membri di una gang di latinos. Il particolare emergerebbe da ambienti vicini alle indagini. Uno dei due era già stato indagato in passato proprio per fatti analoghi. Si aspettano adesso i test genetici sulle macchie di sangue trovate su alcuni indumenti indossati dai fermati. Sulle condizioni del ferroviere colpito al braccio i medici dell'ospedale Niguarda hanno precisato: "Il ferito aveva una lesione grave da fendente al braccio sinistro, lesione che ha portato a una sub-amputazione. Si è cercato di recuperare la funzionalità del braccio e la prognosi verrà sciolta nei prossimi giorni".

Sono al vaglio della polizia le posizioni di due cittadini sudamericani fermati per la sanguinosa aggressione avvenuta ieri sera a bordo di un treno alla fermata di Villapizzone, alla periferia di Milano, lungo la tratta che conduce ad Expo. Uno dei due uomini è stato trovato sporco di sangue. Ufficialmente i due sono stati fermati per un controllo, al momento non è ancora chiaro se siano sospettati di qualcosa.  I due sono stati identificati e  bloccati subito dopo l'aggressione a colpi di machete, scatenata, secondo le prime ricostruzioni, dalla richiesta del capotreno di esibire il titolo di viaggio. Ferito gravemente ad un braccio il capotreno, mentre un altro ferroviere di 31 anni,  intervenuto in aiuto del collega sebbene libero dal servizio, è stato colpito. La polizia, è ora in attesa di ricevere i filmati delle telecamere di videosorveglianza del vettore ferroviario. La visione delle immagini potrebbe essere determinante nella ricostruzione dei fatti per gli investigatori della Squadra Mobile, a cui sono state affidate le indagini. Sentiti dagli inquirenti anche gli altri passeggeri che erano sul posto al momento dell'aggressione. All'agghiacciante episodio avrebbe assistito una donna che è scappata subito dopo in stato di choc. Un giornalista di Metro, Andrea Sparaciari, ha pubblicato su Twitter una foto che ritrae gli istanti immediatamente successivi all'aggressione, con in evidenza la scia di sangue provocata dall'attacco a colpi di machete.

I fatti risalgono alla serata di ieri. Il capotreno si è avvicinato al gruppetto per controllare i biglietti nel corso del giro di routine sul convoglio. I passeggeri sudamericani si sono rifiutati di mostrare il titolo di viaggio e mentre discutevano con il controllore è apparso dalle loro borse un machete, con il quale uno di loro ha colpito violentemente il capotreno. Un ferroviere libero dal servizio è quindi intervenuto immediatamente in suo aiuto ma è stato  a sua volta colpito alla testa – non è ancora chiaro se con una lama o un altro oggetto – riportando un trauma cranico. Il controllore colpito al braccio è stato soccorso all'ospedale Niguarda, dove è ancora ricoverato. Il  ferroviere 31enne è stato invece trasportato all'ospedale Fatebenefratelli. La linea ha subito notevoli ritardi: il traffico, anche verso Expo, è proseguito su un solo binario.

Le condizioni del capotreno, potrebbe non perdere il braccio

Secondo le ultime notizie giunte dal presidio ospedaliero Niguarda, le condizioni del capotreno aggredito sarebbero migliorate dopo un delicato intervento chirurgico e l'uomo potrebbe non perdere il braccio. Contrariamente alle prime notizie circolate, il braccio del capotreno 30enne, non era stato né tranciato né amputato. L'uomo è ora in costante osservazione dopo l'operazione.

L'assessore Sorte: "Uomini pronti a sparare sui treni"

Dopo l'aggressione ai due ferrovieri di Trenord l'assessore regionale ai Trasporti, Alessandro Sorte, ha scritto su Twitter: "Adesso Basta! mettiamo uomini armati e formati pronti anche a sparare sui Treni! Fermiamo la Violenza!". L'assessore ha espresso poi la propria vicinanza ai due feriti e alle loro famiglie. Un commento analogo è poi arrivato dal governatore della Lombardia, Roberto Maroni: "Dopo la feroce aggressione col machete chiedo di mettere militari e polizia nelle stazioni e sui treni. Pronti anche a sparare se necessario".

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