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Aggredito con l’acido in via Quarto Cagnino, rischia di perdere la vista

Sono più gravi di quanto si pensasse le condizioni dello studente aggredito sotto casa nella periferia ovest di Milano, all’alba di domenica: dovrà essere operato per non perdere la vista. Resta il più totale mistero su chi potrebbe aver gettato il liquido corrosivo sul ragazzo, così come sul movente del gesto.
A cura di Francesco Loiacono
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Rischia di perdere la vista lo studente milanese di 25 anni aggredito all'alba di domenica da uno sconosciuto con del liquido corrosivo. La vicenda, che resta avvolta dal più fitto mistero, è avvenuta in via Quarto Cagnino, periferia ovest di Milano. Il giovane, studente di Economia all'Università Bicocca, era rincasato dopo una serata trascorsa con gli amici. Dopo essere sceso dalla macchina, intorno alle 5.30 di domenica, sarebbe stato aggredito da un uomo col volto coperto da una sciarpa, che gli ha rovesciato addosso del liquido corrosivo. In un primo tempo si era parlato di un acido, poi di olio bollente, ma in realtà la sostanza, oleosa e nera, non è ancora stata identificata con precisione. Di certo c'è la potenza corrosiva del liquido, evidenziata dal fatto che anche l'auto del ragazzo è stata danneggiata e che lo studente, visitato all'ospedale Niguarda, dovrà essere operato per scongiurare il rischio di perdere la vista, anche se non è in pericolo di vita.

Aggredito con l'acido: è mistero

Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la dinamica dell'episodio, che al momento sembra un vero e proprio giallo. Lo studente è infatti incensurato, senza alcun tipo di problema alle spalle, e ha escluso di poter essere stato vittima di una "vendetta" o di una ritorsione per qualche fatto specifico. Ma le forze dell'ordine sembrano anche escludere che il presunto aggressore possa essere uno squilibrato, avventatosi contro lo sconosciuto di turno. Le indagini sono rese più difficile dal fatto che le uniche informazioni sulla vicenda sono arrivate dallo stesso giovane aggredito, che subito dopo l'episodio è riuscito a citofonare ai suoi e a farsi trasportare al pronto soccorso del Fatebenefratelli. In zona infatti non ci sono né telecamere di sorveglianza, né finora si sono fatti vivi testimoni.

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