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Adriana uccisa a coltellate a Milano: confermato l’arresto per il marito

Confermare l’arresto per Aurelio Galluccio, fermato con l’accusa di aver ucciso a coltellate la moglie Adriana Signorelli nella notte di sabato. L’uomo non ha mai risposto alle domande né del gip né degli inquirenti. Quattro giorni prima la donna lo aveva denunciato per un episodio di violenza e non era la prima volta.
A cura di Redazione Milano
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La vittima Adriana Signorelli e il marito arrestato per l'omicidio, Aurelio Galluccio
La vittima Adriana Signorelli e il marito arrestato per l'omicidio, Aurelio Galluccio

Il gip ha deciso di confermare l'arresto per Aurelio Galluccio, fermato con l'accusa di aver ucciso a coltellate la moglie Adriana Signorelli nella notte di sabato nella sua abitazione al civico 4 di via San Giacomo a Milano. Il 65enne, con una lunga serie di precedenti per droga, rapina e anche maltrattamenti, non ha risposto alle domande del gip Maria Vicidomini come non aveva risposto alle domande degli investigatori della Squadra Mobile subito dopo il fermo. A scoprire il corpo della donna senza vita era stata la figlia, allarmata dal fatto che la madre da diverse ore fosse irraggiungibile: una volta in casa la scoperta dell'omicidio. Galluccio invece è stato fermato poco dopo, quando è tornato sul luogo dell'omicidio e ha tentato di investire con l'auto due agenti di polizia. Adriana è stata uccisa con diverse pugnalate infertegli alla schiena, come stabilito dalla scientifica.

Il femminicidio al culmine di anni di minacce e violenze

Da quanto si è appresa la donna non viveva più insieme: quattro giorni prima dell'omicidio Galluccio aveva aggredito la donna, facendo scattare la procedura di codice rosso come stabilito dalla recente legge che mira a tutelare le donne vittime di violenza. Ma non è bastato a fermare l'ennesimo femminicidio nel nostro Paese, nonostante i campanelli di allarma fossero più di uno e gli episodi di violenza estremamente gravi. Nel novembre del 2018 l'uomo aveva dato fuoco alla porta di casa della donna, e dopo aveva provato a sfregiarla lanciandogli contro un mix di benzina e candeggina. Per questo era stato sottoposto all'obbligo di firma quotidiano presso gli uffici di polizia.

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