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Addio al superticket sanitario dal 1 marzo: la Lombardia è la prima regione ad abolirlo

Dal 1 marzo in Lombardia sarà abolito il superticket su tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali in anticipo di sei mesi rispetto all’azzeramento previsto a livello nazionale. La giunta regionale ha stanziato 54 milioni per anticipare di sei mesi l’azzeramento del balzello previsto dal governo nell’ultima legge di bilancio. “Siamo la prima Regione in assoluto”, rivendica l’assessore al Welfare Giulio Gallera. Polemico il Pd: “Il merito è del governo”
A cura di Simone Gorla
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Dal 1 marzo in Lombardia sarà abolito il superticket su tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali in anticipo di sei mesi rispetto all'azzeramento previsto a livello nazionale. "Siamo la prima Regione in assoluto", rivendica l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, "per anticipare l’entrata in vigore dell’esenzione dal 1° marzo anziché dal 1° settembre  la Lombardia stanzia 54 milioni di euro di risorse autonome. Il beneficio è rivolto a tutti i lombardi e decorre dalle prestazioni prenotate dal 1° marzo 2020. Si tratta di un ulteriore, decisivo tassello nella direzione di alleggerire il più possibile il costo delle compartecipazioni ai servizi socio sanitari per i cittadini lombardi, garantendo loro nel contempo cure di assoluta eccellenza”.

Cos'è il superticket sanitario e quanto si risparmierà con l'abolizione

Il superticket è un costo aggiuntivo rispetto al tradizionale ticket sanitario. È stato introdotto nel 2011 dal governo Monti e si paga su esami medici prescritti, sulle ricette di diagnostica e di visite specialistiche ambulatoriali. Ogni Regione lo ha applicato applicarlo in maniera differenziata. In Lombardia il costo poteva arrivare a un massimo di 30 euro aggiuntivi, poi tagliato a 15 euro dalla giunta di Roberto Maroni. Inizialmente era previsto per tutte le fasce di reddito, poi sono state introdotte esenzioni. L'abolizione a livello nazionale era stata annunciata dal governo e poi confermata attraverso l'ultima legge di Bilancio.

Chi si prende il merito?

La buona notizia per i cittadini lombardi ha immediatamente scatenato una polemica politica tra maggioranza e opposizione in consiglio regionale per attribuirsi il merito dell'abolizione del superticket su visite ed esami diagnostici. Emanuele Monti (Lega), presidente della Commissione sanità al Pirellone, attribuisce il taglio alla giunta regionale. "Un provvedimento previsto e annunciato già a dicembre scorso, durante la trattazione del bilancio di previsione, e oggi attuato. Un ringraziamento al presidente Fontana e agli assessori Gallera e Caparini, che hanno ascoltato le istanze proveniente dal Consiglio e dalla Commissione Sanità". Per il Partito democratico l'azzeramento è invece possibile "grazie ai fondi del governo" e, come si legge in una nota del gruppo dem in consiglio regionale, "la decisione di abolire il superticket è dell’attuale governo, quello che vede la partecipazione del Pd. Se nel resto d’Italia il superticket sarà cancellato a luglio, in Lombardia lo sarà a marzo, perché la Regione utilizzerà risorse nazionali per anticipare la misura".

Due anni fa con la Delibera n. 162 del 29/05/2018 la Giunta regionale aveva già dimezzato il superticket sanitario passando da un massimo di 30 euro ad uno di 15 aggiuntivi a prestazione. La misura ha interessato 1,5 milioni di cittadini lombardi con uno stanziamento di 20 milioni di euro. Un successivo provvedimento del 2019 aveva esentato 625mila cittadini con reddito basso, con minori e carico o con invalidità.

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