“Addio a tutti”. Annuncia suicidio per amore su Facebook, salvato dai poliziotti
Il primo messaggio sulla sua bacheca di Facebook appare alle 9.46 di sabato scorso: “Oggi sarà l’ultimo giorno della mia vita, addio a tutti”. Dieci minuti dopo: “Ho perso il mio amore non c’è più bisogno di stare in questa vita. Grazie a tutti coloro che mi sono stati vicini, un bacio. Ti amerò pure da là, ti amo amore mio”. Dopo un’ora e mezza: “Nella mia vita ho fatto tante minchiate ma oggi farò l’ultima, ciao a tutti un bacio grazie di avermi voluto bene”.
Alle 12.40 arriva una chiamata alla centrale del 112 da parte di un uomo che dice di essere il suocero dell’aspirante suicida, un 42enne originario di Messina che si è trasferito a Milano lo scorso maggio per vivere col proprio amore, una lombarda di 38 anni per la quale ha lasciato casa e famiglia. L’uomo al telefono descrive lo stato depressivo del genero, allontanato dall’appartamento della figlia il giorno precedente, al termine dell’ennesima discussione. Racconta che si aggira sotto casa loro in zona Inganni col volume alto dello stereo dell’auto per farsi sentire e convincere la compagna a uscire per parlare con lui.
Annuncia suicidio su Facebook: Galeotto fu il social
La loro storia inizia anni fa, prima che le strade di entrambe si definissero chiaramente. Si erano conosciuti da ragazzi, avrebbero voluto vivere assieme ma la famiglia di lei ha sempre ostacolato la relazione e alla fine l’amore non ha resistito alle bordate. Lei è tornata a Milano, lui è rimasto in Sicilia, dove si è sposato e ha avuto figli. I contatti sono stati recisi come rami secchi ma nella memoria il ricordo è rimasto vivo, tanto che anni dopo, attraverso Facebook, è bastato qualche messaggio per ritrovarsi.
In breve il 42enne ha mollato tutto e dalla sua Messina è "salito" a Milano. Ancora una volta la famiglia di lei si è opposta al rapporto ed è stato difficile evitare le critiche quotidiane, visto che i genitori vivono un piano sotto di loro.
Nelle ultime settimane qualcosa si è rotto, venerdì la donna lo ha messo alla porta costringendolo a dormire in auto. Da quel momento nel 42enne si è formata l’idea che niente avrebbe avuto più senso senza di lei. Ha affidato a Facebook, l’amico che gli aveva permesso di ritrovare l’amore, i suoi pensieri e l’appello d’aiuto: “Oggi sarà l’ultimo giorno della mia vita, addio a tutti”. Alcuni contatti hanno risposto a quel messaggio disperato con ironia: “SCIMUNITO… guarda che soldi non ne ho per farti la corona… la vita è come una bella donna, rinunceresti a una bella donna??? ALLORA?!”.
Grazie alla polizia ho ritrovato la voglia di vivere
Quando gli uomini delle volanti dell’Ufficio prevenzione generale della questura e del commissariato Lorenteggio sono arrivati sul posto hanno trovato un uomo in salute ma psicologicamente distrutto, in preda ad attacchi di pianto e a tremore. I poliziotti lo hanno descritto come una persona sul punto di precipitare nel baratro. Al limite.
Gli hanno parlato come fratelli maggiori, spiegandogli che nulla era perduto per sempre e che avrebbe avuto ancora molte occasioni per sorridere. Parole semplici eppure efficaci. Lo ha detto lui con un messaggio delle 13.27, ancora una volta su Facebook: “Grazie alla polizia ho ritrovato la voglia di vivere. Grazie anche al 118”.