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Adamello, alpinisti bloccati tutta la notte a 15 gradi sottozero: salvati

Sono stati salvati dopo una notte trascorsa a 15 gradi sotto zero. È successo a sei alpinisti di nazionalità croata bloccati per diverse ore su una cima nei pressi di Pian di Neve sull’Adamello, in provincia di Brescia. Gli uomini del soccorso alpino sono riusciti a individuarli e a recuperarli con l’ausilio di un elicottero: gli alpinisti sono usciti illesi dalla disavventura.
A cura di Luca Giovannoni
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Immagine di repertorio
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Una notte intera passata a quindici gradi sotto zero nella zona di Pian di Neve in Adamello, in provincia di Brescia, a oltre tremila metri di quota. È quanto accaduto a sei alpinisti di nazionalità croata, che questa mattina, lunedì 4 novembre, sono stati recuperati grazie al lavoro degli uomini della Quinta delegazione bresciana del soccorso alpino e del Sagf – Soccorso alpino della guardia di finanza. Gli escursionisti sono stati individuati sopra il ghiacciaio Mandrone, dove avevano trovato riparo sotto un sasso di grosse dimensioni. L'elicottero, partito da Brescia con a bordo il tecnico di elisoccorso del Cnsas, li ha soccorsi riportandoli a valle illesi dopo una nottata trascorsa in condizioni estreme. Le condizioni meteorologiche erano pessime da giorni, con forti nevicate accompagnate da violente raffiche di vento. Un clima che ha reso più complicata la spedizione dei sei alpinisti, costretti a chiedere aiuto ai soccorsi nella giornata di domenica 3 novembre.

Il comunicato del soccorso alpino

Una storia a lieto fine, che senza l'intervento provvidenziale dei soccorsi avrebbe potuto assumere dei risvolti drammatici. Decidere di compiere un'escursione quando le condizioni meteo non sono favorevoli è sempre pericoloso, anche per gli alpinisti più esperti. In una nota il soccorso alpino e speleologico della Lombardia precisa: "Le previsioni del tempo sono sempre da valutare quando si va in montagna, se si vuole tornare a casa sani e salvi. Il buio, il vento, la neve sul terreno e il freddo cambiano completamente le condizioni e quindi il grado di rischio. È fondamentale fare sempre appello al buonsenso e alla coscienza per non mettere a rischio la propria vita e anche quella dei soccorritori".

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