Accordo tra Sala e il prof. Galli per primi test sierologici a Milano: ma il Sacco si dissocia
Se da un lato il comune di Milano annuncia l'avvio, in accordo con il professor Massimo Galli, di un progetto sperimentale di screening sierologico per i conducenti Atm, dall'altro l'ospedale Sacco con una nota si dissocia dall'iniziativa. È stato necessario fare chiarezza ancor prima dell'inizio della sperimentazione per il sindaco di Milano Beppe Sala che ieri nel suo messaggio quotidiano ai cittadini milanesi aveva fatto sapere di aver sottoscritto un accordo con l'ospedale Sacco e il professor Galli per sottoporre a test i 4000 conducenti dei mezzi pubblici di Atm.
Nessuna sperimentazione all'ospedale Sacco
Questa mattina la notizia però è stata in parte smentita dallo stesso ospedale che in una nota ufficiale ha spiegato: "Apprendiamo oggi, da alcuni articoli apparsi sui principali quotidiani, che test sierologici saranno effettuati ai conducenti ATM in collaborazione con l'ospedale Sacco. Si tiene a precisare che in questi giorni non vi è stato nessun tipo di contatto e nessuna richiesta dalla Direzione ATM all'ASST Fatebenefratelli Sacco". Alessandro Visconti, Direttore Generale ASST Fatebenefratelli Sacco, ha poi spiegato che per avviare un progetto del genere sarebbe stato necessario formalizzare la richiesta alla Segreteria Centrale Comitato Etico Milano Area 1 (Comitato a cui afferisce ASST Fatebenefratelli Sacco), passaggio obbligatorio che non è stato fatto: "L'ASST Fatebenefratelli Sacco controlla puntualmente che qualsiasi tipo di sperimentazione sia rispettosa delle normative in vigore e ne autorizza la fattibilità alle strutture aziendali", conclude la nota.
Accordo tra il comune di Milano e il professor Galli
Poco dopo lo stesso comune di Milano ha precisato che l'iniziativa annunciata ieri dal sindaco Sala è frutto di una collaborazione tra il Comune di Milano e l’Università degli studi di Milano, essendo il professore Galli (oltre che primario di infettivologia dell’ospedale Sacco di Milano) Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche – cattedra di malattie infettive dello stesso ateneo milanese. I test sierologici che garantiscono una patente di immunità dal coronavirus a chiunque risulti positivi sono stati annunciati qualche giorno fa dal governatore Attilio Fontana: dal 21 aprile inizieranno nelle province di Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona. L'assenza della città di Milano aveva scatenato non poche critiche da parte del sindaco di Milano Beppe Sala che ha così annunciato la sperimentazione col professor Massimo Galli. Tale sperimentazione ha però attirato le critiche di Forza Italia che nel Consiglio comunale in video conferenza ha contestato. Il capogruppo del partito di Silvio Berlusconi, Fabrizio De Pasquale, ha chiesto al sindaco Sala di vedere "il protocollo siglato con il professor Galli" oltre ad avere indicazioni su quali saranno "le modalità di selezione, attuazione, esame, pagamento e certificazione" dei 4000 test programmati per i dipendenti Atm. Il primo cittadino ha risposto al capogruppo di Forza Italia di non aver mai parlato "di protocolli". L'Università di Milano intanto valuta l'efficacia dei test sierologici prima di validarli.