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Accoltellamento in stazione a Milano, parla l’aggressore: “Ho rubato i coltelli per difendermi”

A tre giorni di distanza dal ferimento di un militare dell’Esercito e di un agente della Polfer, accoltellati alla Stazione Centrale di Milano, Tommaso Hosni, il 20enne fermato e indagato per terrorismo, ha parlato per la prima volta, dichiarando durante l’interrogatorio di aver rubato i coltelli per difendersi.
A cura di Valerio Papadia
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Ha parlato solo questa mattina, e l'ha fatto durante l'interrogatorio svoltosi nel carcere di San Vittore, dove è detenuto, Tommaso Hosni, il 20enne italiano di origine tunisina, ritenuto responsabile dell'accoltellamento, avvenuto la sera del 18 maggio, di due militare dell'Esercito e di un agente della Polizia Ferroviaria alla Stazione Centrale di Milano. Al gip Manuela Scudieri, Hosni avrebbe spiegato di aver rubato i coltelli per difendersi, dal momento che quella sera, in stazione, c'erano delle persone intenzionate a fargli del male. Al magistrato, il 20enne tunisino ha anche però affermato di non ricordare nulla dei momenti dell'aggressione.

Nel frattempo, oltre alle indagini per il tentato omicidio, proseguono anche quelle per terrorismo internazionale, per cui è indagato. Gli inquirenti, infatti, durante l'attività investigativa avrebbero scoperto, sul profilo Facebook di Hosni, un video pubblicato dal ragazzo nel quale si inneggiava allo Stato Islamico. Il 20enne, però, a parte piccoli precedenti per droga, non era inserito nelle liste anti-terrorismo.

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