Accoltella la ex e poi minaccia il suicidio: condannato a 8 anni per tentato omicidio
Fu una mattinata di paura, quella vissuta il 12 settembre del 2017 a Milano. Un uomo di 50 anni, T.S., prima accoltellò la sua ex fidanzata in viale Ungheria e poi scappò, barricandosi nella sua abitazione in viale Mecenate e minacciando di suicidarsi lanciandosi dal balcone al terzo piano. I carabinieri e la polizia locale, con il comandante Marco Ciacci, dopo il fallimento delle trattative fecero irruzione e salvarono l'uomo tirandolo giù dalla ringhiera del balcone, dove si era messo a cavalcioni. A distanza di mesi, su quella vicenda è arrivata la prima sentenza della magistratura: il 50enne è stato condannato a otto anni e dieci giorni per tentato omicidio. Il processo si è svolto con rito abbreviato, davanti al giudice per l'udienza preliminare Alfonsa Ferraro.
L'inchiesta su quanto avvenuto ha permesso di chiarire il movente del tentato omicidio: il 50enne si era da poco separato con la sua compagna, dopo una relazione durata circa un anno, e voleva vendicarsi per essere stato lasciato. La mattina del 12 settembre dello scorso anno aspettò che la donna accompagnasse a scuola la figlia e poi l'accoltellò due volte davanti alla sua abitazione. La donna, una trentenne, fu soccorsa prima dalla portinaia e poi trasportata d'urgenza al Policlinico, dove i medici la operarono riuscendo a salvarle la vita. In passato aveva già presentato due denunce contro l'ex compagno, in entrambi i casi accusato di atti persecutori.