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Abusi su una tredicenne a Milano, il “maniaco dell’ascensore”: “Curatemi”

Domani si terrà l’interrogatorio di garanzia di Edgar B., il 39enne arrestato a Milano per aver abusato di una ragazzina di 13 anni. L’uomo, noto come “maniaco dell’ascensore” per precedenti violenze sessuali a Genova, quando si è costituito in procura ha detto: “Pensavo di essere guarito, avevo una vita normale e una fidanzata, volevo sposarmi, ma ci sono ricaduto e voglio essere curato”.
A cura di Francesco Loiacono
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Domani si terrà l'interrogatorio di garanzia di Edgar B., il 39enne arrestato a Milano per aver abusato di una ragazzina di 13 anni. L'uomo è conosciuto come il "maniaco dell'ascensore": nel suo passato diverse accuse per tentate violenze e molestie sessuali culminate in una condanna definitiva a 8 anni, finita di scontare nel 2014. Da Genova, dove era stato arrestato per la prima volta nel 2006, l'uomo si è spostato a Milano. Senza, però, riuscirsi a lasciare alle spalle il suo passato: "Pensavo di esserne uscito, di essere guarito, avevo una vita normale e una fidanzata, volevo sposarmi, ma ci sono ricaduto e voglio essere curato".

La violenza sulla ragazzina si è consumata mercoledì pomeriggio

Queste sono state le sue parole davanti agli inquirenti che lo hanno ascoltato in procura. Un tentativo di difesa che ripeterà probabilmente domani, davanti al giudice per le indagini preliminari e assistito dal suo avvocato Paolo Tosoni. In passato l'uomo fu definito dagli psichiatri affetto da "narcisismo istrionico con tendenze sadiche". Secondo quanto fin qui ricostruito, al 39enne è attribuita al momento "solo" la violenza nei confronti dell'adolescente, consumatasi mercoledì pomeriggio. La ragazzina stava rincasando, in un palazzo in via Rubens a Milano, ed è stata seguita dal 39enne. L'uomo le ha impedito di urlare, l'ha trascinata in un luogo appartato e l'ha costretta a stendersi a terra. Poi, una volta consumata la violenza, è scappato. Un modus operandi simile alle violenze da lui compiute in passato.

La ragazzina è riuscito a descrivere con precisione il violentatore

La ragazzina, nonostante lo choc, è riuscita a descriverlo con precisione: "Maglietta scura, un grosso tutore alla gamba sinistra". Proprio il tutore l'ha reso perfettamente riconoscibile nelle immagini delle tante telecamere di sorveglianza che hanno ripreso la sua fuga, e che hanno consentito agli uomini della squadra mobile guidati da Lorenzo Bucossi di risalire a lui poche ore dopo la violenza. Forse è stato proprio perché si sentiva braccato che l'uomo ha deciso di costituirsi in procura. Gli inquirenti stanno adesso cercando di capire se il 39enne, per via del suo profilo da criminale seriale, possa essere coinvolto anche in altri episodi di violenza avvenuti di recente nel capoluogo lombardo.

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