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“Abusata dal prete”, suora denuncia il caso con l’aiuto della Chiesa

Vittima di ripetuti abusi sessuali consumati da un anziano sacerdote quando era ancora ragazzina è una suora e l’episodio è stato denunciato all’interno dell’istituzione ecclesiastica, su impulso della Curia di Milano, attraverso il libro “Giulia e il Lupo”.
A cura di Angela Marino
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Una testimonianza agghiacciante quella raccolta nel libro, "Giulia e il Lupo", curato da Luisa Bove e pubblicato da l'Ancora, casa editrice legata all'ordine dei pavoniani. È la storia del prete orco e della ragazzina indifesa. In questo caso, la vittima di ripetuti abusi sessuali consumati da un anziano sacerdote – scomparso alcuni anni fa – è una suora e l'episodio è stato denunciato proprio all'interno dell'istituzione ecclesiastica, su impulso della Curia di Milano. Lo stesso libro riporta la prefazione di padre Hans Zollner, membro della Pontificia commissione per la tutela dei minori, voluta da Papa Francesco per contrastare i casi di abusi sessuali e pedofilia dentro all'interno della Chiesa. Il "Lupo" è proprio l'espressione usata dal Pontefice per i preti pedofili.

"Mi ha fatto sdraiare sul suo grande letto. Io mi ci perdevo, ero magrissima ed esile. Lui aveva modi gentili e paterni. Mi ha invitato a slacciarmi i pantaloni e poi mi ha aiutato a sfilarli, ha fatto lo stesso con le mutandine. Io mi vergognavo, ero tesa e non sapevo come comportarmi. Mi ha aperto le gambe lentamente e mi ha detto: ‘Sei fatta bene'". Sono queste le parole con cui la religiosa – oggi 40enne – inizia il racconto degli abusi a 15 anni di distanza dai fatti. A ispirare la vittima a rompere il silenzio, denunciando il suo carnefice, è stato il discorso pronunciato nel Duomo di Milano dal vescovo di Boston O'Malley, chiamato a Milano dall'arcivescovo Angelo Scola perché a parlare della sua lotta contro i preti pedofili. "Ora si trattava di pronunciare, una volta per tutte, il nome del mio carnefice, rivelare la sua identità. Non lo avevo mai detto, illudendomi così di proteggere me stessa, invece proteggevo lui".

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