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A Saronno l’ultimo saluto a Matteo e Alessandro, in chiesa anche le delegazioni di Milan e Inter

Alessandro Masini e Matteo Carnelli, 16 e 15 anni, sono morti insieme al 21enne Daniele in un tragico incidente avvenuto lo scorso venerdì sera.
A cura di Enrico Tata
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Da sinistra: Matteo Carnelli, Alessandro Masini e Davide Greco, i tre ragazzi morti nell'incidente a Saronno (Facebook)
Da sinistra: Matteo Carnelli, Alessandro Masini e Davide Greco, i tre ragazzi morti nell'incidente a Saronno (Facebook)

"Matteo, così esuberante e ribelle, e Alessandro così amato e osservatore sono insieme anche ora, sono qui con noi". Questo un passaggio del messaggio del presbitero di Saronno, don Armando Cattaneo, presente ai funerali dei due giovanissimi morti insieme al 21enne Daniele in un tragico incidente avvenuto lo scorso venerdì sera. I funerali del terzo ragazzo terranno sabato a Rovello Porro.

Oltre mille persone hanno voluto dare l’ultimo saluto al 16enne Alessandro Masini e al 15 Matteo Carnelli. Intorno alle 22,30 dello scorso venerdì la loro Fiat Punto è statacolpita da un camion guidato da un ragazzo di 25 anni. Erano in quattro in macchina, ma l'unico a salvarsi è stato il 22enne che era al volante. Oggi a Saronno in chiesa c'erano tanti parenti, amici, i compagni di classe del Prealpi e quelli degli istituti Orsoline e Sant’Agnese. Presente, riporta il quotidiano locale il Saronno, anche una delegazione di calciatori dell’Inter guidata da Andrea Ranocchia e del Milan. I ragazzi erano tifosi delle due squadre milanesi. In chiesa c'erano anche il sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli, e il sindaco di Rovello Porro, Paolo Pavan. “Quando sono nati, sia Matteo sia Alessandro, piangevano e intorno a loro c’erano parente e amici sorridenti: oggi ci sono tantissime persone che li piangono e speriamo che loro siano sereni e nella gioia a prendersi cura di chi li ha amati. Voi cari ragazzi che siete tristi per queste vite spezzate pensate a quante persone soffrono, pensate a quanto sia preziosa la vostra vita. E grazie per il vostro dolore e per la vicinanza alla famiglia. Non c’è nulla che possa lenire il dolore ma possiamo far sentire loro che non sono soli”, un passaggio di una lettera distribuita da don Cattaneo a tutti i ragazzi presenti.

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