A Sanremo i ragazzi dell’Istituto nazionale dei tumori: la loro hit è arrivata a 11 milioni di views

Li abbiamo conosciuti grazie alla loro hit natalizia "Palle di Natale (Smile: It's Christmas day)", che dal dicembre del 2016 su Youtube sta macinando visualizzazioni. Adesso per i ragazzi dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano arriva una ribalta decisamente prestigiosa: il Festival di Sanremo. I ragazzi saranno infatti ospiti della quarta edizione della rassegna "Guardami oltre…! (Sanremo per il sociale)", che si svolge nel Teatro del Casinò in parallelo col festival della canzone italiana, giunto alla sua 68esima edizione. I ragazzi del "Progetto giovani" dell'Int che hanno interpretato la canzone e il video della canzone natalizia, che ha ottenuto finora oltre 11 milioni di visualizzazioni su Youtube, saranno tra gli ospiti della serata inaugurale della rassegna in programma domani, mercoledì 7 febbraio.
Il brano "Palle di Natale" ha avuto un successo incredibile
La canzone "Palle di Natale" è stata ideata dal ricercatore e musicista Stefano Signoroni, mentre il relativo video è stato diretto dal regista Jacopo Sarno. Il brano è interpretato da una trentina di pazienti ed ex pazienti oncologici dell'Istituto tumori di Milano, che dal 2011 fanno parte del "Progetto giovani", un'iniziativa sostenuta dall'Associazione Bianca Garavaglia onlus e coordinata dal dottor Andrea Ferrari che ha sia risvolti clinici sia di supporto: si propone di aiutare i pazienti ad affrontare in modo diverso il percorso di cura e di farli sentire adolescenti come tutti gli altri, ma al tempo stesso evidenzia l'importanza di avere protocolli e cure dedicate per i tumori degli adolescenti, che a parità di malattia hanno purtroppo meno probabilità di guarigione di un bambino. La canzone "Palle di Natale" si può ancora acquistare sui principali store di musica digitale, contribuendo così alle attività del "Progetto giovani". Anche se Natale è passato, resta un brano orecchiabile e dal testo nient'affatto banale, che racconta la voglia di normalità dei ragazzi con tumore e al tempo stesso il loro desiderio di essere trattati da adulti, senza troppe "palle" sulla loro condizione.