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A Milano rinasce l’ex albergo diurno di Porta Venezia, gioiello liberty (FOTO)

Accordo tra Palazzo Marino e il Fai, Fondo ambiente italiano, che si impegnerà nel recupero e nel rilancio culturale di uno dei tanti luoghi segreti di Milano: l’ex albergo diurno in stile liberty che sorge sotto piazza Oberdan.
A cura di Francesco Loiacono
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(Foto di Andrea Scuratti - Comune di Milano)
(Foto di Andrea Scuratti – Comune di Milano)

Dopo alcuni mesi è ufficiale: l'ex albergo diurno di Porta Venezia, gioiello in stile liberty degli anni '20, rinascerà grazie a un accordo tra il Comune di Milano e il Fai, Fondo ambiente italiano. Quest'ultimo si impegnerà nel recupero e nel rilancio culturale di uno dei tanti luoghi segreti di Milano, un vero tesoro su cui molti milanesi camminano ignari. "Sarà valorizzato un luogo dove un tempo si incrociavano le storie di tanti milanesi, di tanti viaggiatori. I diurni sono stati dagli anni venti al Dopoguerra l’espressione di una Milano dinamica, attenta al bello, che credeva in se stessa. Oggi Milano è cresciuta, è cambiata, si è aperta al mondo. L’ex albergo diurno per Milano è stato un punto di riferimento per tanti ed è giusto che oggi Milano inizi il percorso per riaprirlo e far scoprire un nuovo gioiello che si aggiunge ai tanti presenti nella nostra città", ha detto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

Il diurno di Porta Venezia è stato aperto nel 1923

Il progetto del Fai prevede che la struttura, aperta nel 1925 sotto l'attuale piazza Oberdan, accanto ai Bastioni di Porta Venezia, recuperi in parte la sua funzione originaria ma diventi, soprattutto, un luogo di incontro, sotterraneo ma aperto alle espressioni artistiche più innovative. Un po' lo stesso destino dell'ex diurno Cobianchi di piazza Duomo, divenuto nell'ambito delle iniziative di ExpoinCittà uno spazio polifunzionale dove si ascolta musica, ci si rilassa e vengono organizzati incontri. L’ex diurno di Porta Venezia ha una superficie di 1.200 metri quadrati, un‘altezza di circa 3 metri e 30. L’ingresso è sul lato sinistro della scalinata per accedere alla metropolitana. È composto da 6 bagni di lusso, 30 promiscui con vasche da bagno e docce. Nel salone, in una parte separata, sono presenti gli spazi in cui venivano offerti il servizio di manicure, pedicure e parrucchiere. Ci sono, inoltre, gli ambienti in cui si trovavano le stirerie e il servizio di pulitura della biancheria. L’albergo diurno è stato per molti decenni un passaggio obbligato per coloro che arrivavano a Milano e avevano necessità di un momento di relax. I bagni servivano anche molti milanesi, in un momento in cui la toilette a casa non era ancora diffusa. Nel dopoguerra il servizio dei bagni ha iniziato a perdere attrattiva sino a chiudere nel 1985 a parte il parrucchiere, che ha resistito fino al 2006.

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