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A Milano arriva la birra prodotta dai detenuti: “Malnatt, il gusto del riscatto”

È stata presentata oggi a Milano “Malnatt”, la birra prodotta dai detenuti dei penitenziari milanesi. Sono tre le linee dedicata ai tre istituti: Malnatt San Vittore (chiara non filtrata di solo malto d’orzo), Malnatt Bollate (birra di frumento) Malnatt Opera (birra rossa). L’obiettivo del progetto, in collaborazione con un gruppo di imprenditori ed esercenti del territorio, è favorire il reinserimento nel mondo del lavoro e generare risorse economiche per finanziare le attività degli istituti.
A cura di Simone Gorla
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È ad alta fermentazione, non pastorizzata, non filtrata e rifermentata in bottiglia o in fusto, ma soprattutto ha "il gusto del riscatto". È stata presentata oggi “Malnatt", la birra prodotta dai detenuti di Milano. Un progetto nata dalla collaborazione tra gli istituti penitenziari milanesi di Bollate, Opera e San Vittore e un gruppo di imprenditori ed esercenti del territorio milanese.

Chi è il "Malnatt" nella cultura popolare milanese

Sono tre le linee dedicate ai tre istituti – Malnatt San Vittore, birra chiara non filtrata di solo malto d’orzo; Malnatt Bollate, birra di frumento; Malnatt Opera, birra rossa -in distribuzione presso il canale Horeca (Hotellerie-Restaurant-Café). Il nome e il logo di Malnatt (termine del dialetto milanese che sta affettuosamente a significare “nato male”) sono ideati da Take, l’Agenzia di comunicazione partner del progetto, per sottolineare il legame con la cultura popolare meneghina. Non a caso, è un malnatt il protagonista di Ma mi, la celebre canzone, scritta da Giorgio Strehler e cantata da Ornella Vanoni e poi da Enzo Iannacci, che racconta di una detenzione nel Carcere di San Vittore.

Reinserimento e risorse per i penitenziari

L'obiettivo è favorire il reinserimento nel mondo del lavoro. A presentarlo, questa mattina a Palazzo Marino, l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani  con il Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria, Pietro Buffa e gli ideatori dell’iniziativa. Grazie alla filiera birraria, Malnatt darà un’opportunità concreta di formazione e lavoro, in particolare nelle fasi di produzione – presso l’Azienda Agricola La Morosina nel Parco del Ticino – e di distribuzione presso la società Pesce. Il risultato aziendale e sociale atteso, a 24 mesi dal lancio, è duplice: reinserire almeno dieci detenuti o ex-detenuti oltre a generare risorse economiche per gli istituti da destinare ad attività di recupero dei detenuti e di formazione della polizia penitenziaria. Si stima che, a fronte della vendita di un volume di circa 1.000 ettolitri, si potranno finanziare progetti per un valore minimo di circa 20.000 euro all’anno.

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