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A Milano il record dei divorzi: nel 2014 sono aumentati del 52 per cento

Milano non è una città per sposi: lo rivela l’anagrafe, che registra un aumento di più del doppio dei divorzi nel 2014 rispetto all’anno precedente. Calano anche i matrimoni, ma aumentano quelli religiosi. Tra gli stranieri residenti, la comunità più numerosa è quella filippina.
A cura di Francesco Loiacono
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Milano non è una città per sposi. Lo rivelano i dati diffusi dall'anagrafe comunale per l'anno appena concluso, che fotografano un dato in controtendenza rispetto al resto d'Italia. Nel capoluogo lombardo, infatti, il numero dei divorzi è aumentato: si è passati dai 1.516 del 2013 ai 2.315 del 2014, con un aumento del 52 per cento. Nemmeno la crisi economica, quindi, riesce a tenere insieme i coniugi all'ombra della Madonnina. A livello nazionale, infatti, l'Istat aveva evidenziato nel 2012 come le separazioni, nell'Italia della crisi, fossero in calo. Se i divorzi aumentano, non è sicuramente a causa dell'aumento dei matrimoni, anzi. I dati diffusi dall'ufficio anagrafe del Comune di Milano rivelano che le unioni "ufficiali" sono passate dai 3.054 del 2013 ai 2.979 del 2014, con una piccola sorpresa: mentre quelli civili sono scesi da 2.099 a 1.957, quelli religiosi sono lievemente aumentati: 1.022 quelli celebrati nel 2014, a fronte dei 955 del 2013.

La comunità straniera più numerosa è quella filippina

I residenti stranieri a Milano sono 253.067: i più numerosi sono i filippini (41.131), seguiti dagli egiziani (35.507) e dai cinesi (25.868), nonostante sia cinese, precisamente Hu, il cognome maschile più diffuso e il secondo in totale, dietro il sempiterno Rossi. Tra le altre comunità straniere ufficialmente presenti tra i residenti milanesi, ci sono il Laos e il Principato di Monaco, da cui provengono due cittadini, mentre per il Kuwait, il principato del Bhutan e le Barbados l'anagrafe di Milano conta un residente ciascuno.

Un altro dato in controtendenza, in un periodo in cui si usa – e abusa – la formula "fuga di cervelli", è che diminuisce il numero di milanesi che ha deciso di trasferirsi all’estero: sono stati 3.281 nel 2014 rispetto ai 3.978 del 2013. Tra le mete preferite da chi ha deciso di partire, se nel 2013 il Regno Unito era sul podio delle preferenze con 856 trasferimenti, seguito da Svizzera (722) e Stati Uniti (315), nel 2014 la meta preferita è stata la Svizzera (592), seguita dal Regno Unito (560) e dagli Stati Uniti (295). Stabile al quarto posto la Francia, con 234 trasferimenti (erano 308 nel 2013), mentre non mancano le scelte esotiche: 8 milanesi hanno scelto di trasferirsi a Cuba, 6 in India e 4 in Oman.

Più donne ricercatrici, giornaliste e magistrate

Se si analizzano le professioni dichiarate sulle carte d’identità, Milano nel 2014 sembra tingersi di rosa in molti campi. Sono popolati per lo per lo più da donne i campi della ricerca (1.619 donne contro 1.396 colleghi uomini), dell’architettura (4.855 donne contro 4.785 uomini), del giornalismo (3.414 donne contro 3.213 uomini), della magistratura (278 donne contro 241 uomini) e del design (1.226 donne e 1.213 uomini). Il primato femminile è infine nettamente confermato anche nell'insegnamento (18.506 donne contro 4.125 uomini), nelle farmacie (1.435 farmaciste e 692 colleghi) e nello studio (80.465 femmine contro 79.848 maschi). Restano più maschili il mondo dell'impresa (13.782 uomini contro 4.236 donne), del commercio (12.757 uomini contro 5.851 donne) e la professione di avvocato: 6.694 avvocati uomini contro 5.914 colleghe.

Tra gli ultimi dati dell'anagrafe da segnalare per il 2014, il lieve calo della nascite, che sono state complessivamente 11.206 (5.739 maschi e 5.467 femmine), contro le 11.733 dell'anno precedente. Infine, da segnalare il calo dei milanesi deceduti: da 13.569 nel 2013 a 12894 nel 2014, tra cui 5.867 uomini e 7.027 donne.

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