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A Milano 1.124 morti per coronavirus: il 94 per cento delle vittime ha più di sessant’anni

Sono 1.124 le persone morte per coronavirus a Milano dall’inizio dell’emergenza al 23 aprile. Il dato sui decessi in città legati alla pandemia era stato richiesto dal sindaco, Giuseppe Sala. In una lettera del governatore Attilio Fontana il tragico bilancio. Il 94 per cento delle vittime ha più di sessant’anni.
A cura di Redazione Milano
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Le croci bianche poste al Campo 87 del Cimitero Maggiore
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Le persone morte a Milano per coronavirus dall'inizio dell'emergenza sono 1.124. Lo ha comunicato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in una lettera inviata al sindaco Giuseppe Sala, che aveva chiesto risposte chiare e dati certi sul contagio in città. Il governatore ha risposto in una lettera che, secondo quanto riportato da Repubblica, conferma il bilancio di oltre 1.100 vittime nel capoluogo lombardo. La grande maggioranza dei decessi (94 per cento) ha riguardato ultra sessantenni. Tra gli 80 e i 99 anni sono morte 695 persone da febbraio al 23 aprile scorso, pari al 61,8 per cento del totale. Solo quattro deceduti avevano tra 20 e 39 anni.

Sala aveva chiesto chiarezza sui numeri

In un video messaggio su Facebook la mattina del 23 aprile il sindaco di Milano aveva invitato la Regione a fare chiarezza sulla reale entità del contagio. “Dai dati vedo che dall’inizio della pandemia il dato progressivo di contagi a Milano è pari a 7.116. Poi ho i medici e gli scienziati che mi parlano di altri numeri”, aveva detto Beppe Sala con riferimento al professor Carlo La Vecchia, docente della Statale, che “dice che in città, i contagiati, a suo parere, condiviso dalla scienza, vanno tra i 150.000 e i 300.000”.

Fontana aveva parlato di "stime non confermate"

"Tutti noi siamo impegnati a valutare la opportunità di possibili riaperture alla luce delle regole di sicurezza individuale e collettiva che vengono indicate", aveva replicato Fontana, ricordando che questo "è il lavoro che si sta svolgendo nelle cabine di regia sia regionale che nazionale, in collaborazione con l'Istituto Superiore della Sanità". Alle parole di Sala il governatore aveva risposto che "se la preoccupazione del sindaco è finalizzata a stabilire – così come si sta facendo in questi giorni insieme – le possibili aperture e la metodologia per farlo in sicurezza con gradualità e prudenza, dovrebbe già sapere che è anche la stessa preoccupazione della Regione".

Le vittime nelle case di riposo di Milano

La scorsa settimana il direttore generale dell’Ats Milano Città Metropolitana, Walter Bergamaschi, ha comunicato il bilancio (aggiornato al 15 aprile) delle vittime di covid-19 nelle Rsa delle province di Milano e Lodi. Dal 20 febbraio al 15 aprile nelle 57 Rsa della zona sono morte 1.199 persone con sintomi riconducibili al coronavirus e 490 con tampone positivo.

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