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A Mantova una donna in coma da tre mesi partorisce una bimba

Mamma in coma da tre mesi partorisce una bimba. Il parto è stato seguito da un’equipe di 30 operatori sanitari, tra medici, infermieri e tecnici. Alla guida c’era il ginecologo Giampaolo Grisolia. La mamma della piccola è una 33enne di Mantova, colpita tre mesi fa da un arresto cardio-circolatorio e poi da un ictus.
A cura di Enrico Tata
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A Mantova una donna in coma da tre mesi ha dato ha partorito una bimba. A riportare la notizia è il quotidiano locale la Gazzetta di Mantova. È successo ieri all'ospedale Carlo Poma della città dei Gonzaga. La piccola è nata dopo otto mesi e, stando a quanto si apprende, starebbe bene. Il parto è stato seguito da un'equipe di 30 operatori sanitari, tra medici, infermieri e tecnici. Alla guida c'era il ginecologo Giampaolo Grisolia, professore a contratto presso l'Università Statale di Milano, specialista in Ginecologia e Ostetricia e responsabile della Struttura Semplice Patologia Prenatale dell'ospedale Poma di Mantova.

La mamma della bimba è una 33enne di Mantova, in coma da tre mesi

La mamma della bimba è una 33enne di Mantova, colpita tre mesi fa da un arresto cardio-circolatorio e ricoverata nell'ospedale di Pieve di Coriano, provincia di Mantova. In seguito aveva avuto un ictus con conseguenti danni di natura neurologica e da quel momento vive in uno stato di coma leggero . Non parla e non si rende conto di quel che accade intorno a levi. A fine maggio è stata stata trasferita all'ospedale di Mantova per effettuare il parto e ora è tuttora ricoverata nel reparto di terapia intensiva cardiologica del nosocomio.

"L'intervento è risultato particolarmente difficoltoso anche a causa della posizione della donna la sua malattia determina infatti una contrazione degli arti – ed è stato eseguito in anestesia loco regionale (spino epidurale) per salvaguardare la salute della mamma e della piccola. La neonata è ricoverata nella struttura di Terapia Intensiva Neonatale dell'ospedale di Mantova e presenta un peso adeguato per la sua età gestazionale, è assistita dal punto di vista respiratorio ed è in condizioni stabili relativamente alla sua prematurità. Per la complessità e delicatezza del caso è stata creata una équipe multidisciplinare che ha visto, sotto la supervisione della direzione sanitaria, la collaborazione degli specialisti di ostetricia e ginecologia, Terapia intensiva neonatale, riabilitazione, nutrizione clinica, terapia intensiva anestesia e rianimazione, fisiatria, otorinolaringoiatria, cardiologia". Si è trattato di un "intervento straordinario, reso possibile grazie al lavoro di squadra e all'alta professionalità di tutti gli operatori coinvolti",  si legge in una nota della Direzione Strategica dell'ospedale Poma.

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