A Gavirate parte il “monitoraggio olfattivo”: volontari a caccia di odori molesti

I cittadini di Gavirate, paese con vista sul lago in provincia di Varese, sono spesso alle prese con odori nauseabondi la cui origine non è mai stata chiarita. Avviene soprattutto in una parte del paese, un quartiere vicino alla zona industriale che si estende fino al comune confinante, Bardello. Alcuni residenti, dopo aver trascorso l'ultima estate con le finestre chiuse, hanno così deciso di intervenire. Come riporta il "Corriere della sera", una ventina di loro hanno costituito una squadra di volontari "antipuzza" che andrà in giro per le strade con il "naso all'insù", cercando di segnalare eventuali odori molesti.
La notizia può far sorridere i lettori che la vivono dall'esterno: ma sui volti di chi convive con i cattivi odori da dieci anni non c'è di sicuro nemmeno l'ombra di un sorriso. E anche le ronde "antipuzze" sono estremamente serie: per monitorare e catalogare i cattivi odori è stato predisposto addirittura un protocollo da parte dell'Arpa Lombardia, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente. A ciascun volontario è stato consegnato un modulo sul quale dovranno essere annotati tutti gli odori, in una scala che va dal percepibile al molto forte, assieme a data, orari di inizio e orario della fine della rilevazione.
C'è chi discute sulla scientificità del metodo, ma i residenti non vogliono sentire ragioni: dopo che i macchinari non hanno rilevato alcun problema è attraverso il proprio naso che vogliono capire come stiano davvero le cose. Qualcuno ha già la soluzione: a produrre la puzza sarebbero alcune delle fabbriche che sorgono nella zona industriale, in particolare una ditta i cui filtri e le ciminiere sono state già immortalate più volte dai residenti. Ma tutte le fabbriche sono periodicamente sottoposte a controlli e inoltre la legge distingue tra inquinamento e cattivi odori: non sempre i secondi rientrano nell'ambito del sanzionabile. Adesso non resta che aspettare gli eventuali risultati del monitoraggio olfattivo per capire se il naso umano potrà rivelarsi più affidabile dei macchinari fin qui utilizzabili, e se soprattutto i residenti di Gavirate potranno tornare a respirare a pieni polmoni.