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A 23 anni uccise la madre: Mattarella concede la grazia a Fabrizio Spreafico perché malato

Fabrizio Spreafico, che nel 1997 a 23 anni uccise la madre strangolandola, è stato graziato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Spreafico, oggi ultraquarantenne, è gravemente malato. Era stato condannato a 18 anni e 4 mesi per l’omicidio della madre, avvenuto al culmine di una lite in un appartamento a Trezzano sul Naviglio, nel Milanese.
A cura di Francesco Loiacono
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A 20 anni dall'omicidio della madre, Fabrizio Spreafico, oggi ultraquarantenne, è stato graziato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per motivi umanitari. Spreafico, che nel maggio del 1999 era stato condannato in via definitiva a 18 anni e 4 mesi, è infatti affetto da una grave malattia. Già nel 2005 era stato scarcerato e l'esecuzione della pena era stata rinviata per consentire di potersi curare. Lo scorso venerdì Mattarella ha concesso per lui il provvedimento della grazia, che estingue la pena.

L'omicidio nel 1997 a Trezzano sul Naviglio: Spreafico uccise la madre strangolandola

Quando uccise la madre, Luisa Pidi, Spreafico aveva solo 23 anni. L'omicidio avvenne nell'abitazione di Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano, in cui madre e figlio abitavano. Spreafico uccise la madre, una donna di 51 anni, strangolandola al culmine di un litigio, l'ennesimo tra i due. Alla base dei frequenti diverbi, secondo quanto appurarono le indagini, problemi economici: i due avevano chiesto un prestito a un banca per un'attività economica, ma i soldi erano quasi finiti senza che l'attività venisse avviata.

Spreafico aveva simulato una rapina

Spreafico confessò il delitto alcune ore dopo aver chiamato le forze dell'ordine. All'inizio simulò una rapina, ma la sua versione non resse di fronte ai tanti elementi che non tornavano, tra cui la porta di casa senza segni di effrazione. Il 7 maggio del 1999 il ragazzo venne condannato con sentenza definitiva a 18 anni e 4 mesi. Poi il sopraggiungere della grave malattia che ha determinato l'atto di clemenza da parte del Capo dello Stato.

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