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Uomo dorme con i pantaloni abbassati in stazione Centrale a Milano: “Indecente degrado”

La consigliera comunale di Forza Italia, Silvia Sardone, ha pubblicato su Facebook una foto che ritrae una persona che dorme con i pantaloni abbassati in una delle aiuole che si trovano nei pressi della stazione Centrale di Milano: “Ecco nuove scene di indecente degrado in Stazione Centrale”, ha scritto.
A cura di Francesco Loiacono
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La foto denuncia di Silvia Sardone (Facebook)
La foto denuncia di Silvia Sardone (Facebook)

Un uomo, probabilmente uno dei tanti immigrati che orbitano intorno alla stazione Centrale di Milano, che dorme con i pantaloni abbassati e il sedere al vento in una delle aiuole nei pressi dello scalo ferroviario. È questa l'ultima foto di denuncia della consigliera comunale di Forza Italia Silvia Sardone, da sempre impegnata – assieme all'ex vicesindaco Riccardo De Corato – a denunciare episodi di degrado che riguardano diverse zone della città.

"Ecco nuove scene di indecente degrado in Stazione Centrale: BIVACCHI DI IMMIGRATI ovunque, per la sinistra questo spettacolo è normale utilizzo delle piazze. Basta con il buonismo, la zona va liberata da delinquenti e clandestini!", ha scritto la Sardone sulla propria pagina Facebook. La foto dell'immigrato è accompagnata da altre due immagini che ritraggono altri immigrati che vivono vicino alla stazione, con i loro giacigli di fortuna e le loro robe stese all'aperto.

Una settimana fa l'accoltellamento del poliziotto da parte di un immigrato

Che la stazione Centrale sia al centro di un problema legato alla sicurezza è sotto gli occhi di tutti, anche del sindaco Beppe Sala, che soprattutto dopo l'ultimo episodio di cronaca – il poliziotto accoltellato una settimana fa dall'immigrato della Guinea Mamadou Saidou Diallo, poi espulso dopo essere stato scarcerato – aveva chiesto un "segnale forte" alla sua giunta, lanciando l'idea di una riqualificazione degli spazi. Riqualificare le zone, rivitalizzare gli spazi facendo diventare via Vittor Pisani una strada della movida – come auspicato dall'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza -, da solo però non può risolvere naturalmente l'altro problema evidente a chi guarda la stazione senza i filtri e le distorsioni della politica: il disagio sociale (e in alcuni casi anche psico-fisico) e la povertà che affliggono chi è costretto a vivere nei pressi della stazione, perché impossibilitato ad andare altrove. Un problema che non riguarda solo Milano, ma anche altre grandi città italiane. E che rendere la stazione un luogo "trendy" non risolverà: semplicemente, sbandati, senzatetto e immigrati senza uno status preciso né documenti si sposteranno probabilmente altrove.

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