Traffico, a Milano si passano imbottigliati in auto due giorni e 4 ore all’anno
Il traffico. Le code in auto. Un vero e proprio incubo per tutti gli automobilisti, ma soprattutto per quelli milanesi. Che, secondo un rapporto pubblicato dalla società Inrix (specializzata nelle tecnologie per auto connesse e per l’analisi dei dati sul traffico tramite app e servizi), detengono il record italiano per quanto riguarda il tempo che passano imbottigliati: due giorni e quattro ore ogni anno. Molto, rispetto alla media italiana che si attesta intorno alle 19 ore. Ma meno comunque rispetto al 2014, cioè all'anno della precedente rilevazione (gli ultimi dati si riferiscono invece al 2015).
Ma il traffico rispetto al 2014 è diminuito
Rispetto al 2014, difatti, secondo il report di Inrix, il tempo trascorso in coda dagli automobilisti a Milano è diminuito di 5 ore. Tutto sommato un buon risultato, considerando che l'anno scorso il capoluogo lombardo ha registrato un picco di visitatori e presenze dovuto all'Expo. Restano, comunque, alcuni record decisamente negativi per Milano: intanto il primo gradino del podio per quanto riguarda le città italiane più trafficate, e il decimo posto tra le città più congestionate in Europa (nel 2014 era però settima). Inoltre, si trovano a Milano e nell'hinterland ben 12 delle 20 strade più trafficate d'Italia: sono alcuni raccordi dell'autostrada A4 (tra lo svincolo viale Certosa e l'allacciamento alla tangenziale nord) della A51 e della A52.
L'Italia è al decimo posto in Europa per il traffico
Per quanto riguarda la Penisola, invece, si conferma al decimo posto tra i Paesi più trafficati d'Europa (al primo posto c'è il Belgio con 44 ore perse, mentre Londra guida la classifica delle città: 101 le ore che si perdono fermi nel traffico). Milano stacca decisamente le altre città in classifica. Una graduatoria che vede al secondo posto Cagliari (26 ore perse, la metà rispetto a Milano), in terza posizione Roma (24 ore perse) e in quarta posizione Napoli (23 ore trascorse fermi nel traffico). Adesso una conferma di questi dati potrebbe arrivare da un altro rapporto, curato da Tom tom, in corso di pubblicazione nei prossimi giorni.