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Unioni civili #SvegliaItalia: Milano in piazza

In migliaia hanno riempito piazza della scala per l’appuntamento milanese di #SvegliaItalia. Oltre cento le piazze in tutta Italia per chiedere l’approvazione del Ddl Cirinnà sulle Unioni Civili. Pisapia: “Milano capitale dei diritti”. E poi cita Neruda.
A cura di Valerio Renzi
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Si sono ritrovati in almeno in 5.000 in piazza della Scala a Milano per #SvegliaItalia, che vede oltre cento manifestazioni dal Nord al Sud, per chiedere l'approvazione della del Ddl Cirinnà in dirittura di arrivo in parlamento. L'appuntamento, organizzato da Arcigay e dal movimento Arcobaleno, che racchiude moltissime associazioni del mondo Lgbt, ha raccolto l'adesione anche delle forze di centrosinistra, dei sindacato Cgil e Uil e del Movimento 5 Stelle, con la candidata sindaco Patrizia Beldori.

Pisapia: "Milano capitale dei diritti"

In piazza erano i candidati alle primarie del centrosinistra Sala, Balzani e Majorino, mentre sul palco ha parlato il sindaco uscente Giuliano Pisapia: "Milano è capitale dei diritti. E' ora di dire basta discriminazioni, non ci sono più cittadini di serie A e di serie B". Il primo cittadino ha poi citato Neruda: "La speranza ha due bellissime figlie: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle".

Ancora polemiche sul Pirellone illuminato

Non si placano le polemiche sulla scelta della giunta di Roberto Maroni, di illuminare illuminare il Pirellone con la scritta "Family Day". Sempre ieri la giunta ha dato il via libera alla partecipazione istituzionale della Regione Lombardia alla manifestazione del prossimo sabato al Circo Massimo, dove si svolgerà per l'appunto il Family Day contro il Ddl Cirinnà.

Ma il governatore Maroni, tra le proteste e le polemiche per la sua iniziativa tira dritto: "Anche questa volta – ha dichiarato – i soliti professionisti del "politically correct (???)" non sanno fare altro che sputare odio e intolleranza verso chi ha opinioni diverse dalle loro. Mi fanno pena. Noi andiamo avanti per la nostra strada, che è quella giusta: riconoscere i diritti di tutti, certo, ma tutelare la famiglia naturale garantendole (come noi facciamo in Lombardia) tutti quei diritti che la nostra Costituzione repubblicana stabilisce all'articolo 29: ‘La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio'".

Mika guida la protesta contro Maroni

In prima fila contro la scelta di illuminare il Pirellone, il cantante inglese e giudice di "X-Factor" Mika, dichiaratamente omosessuale e da sempre impegnato per il riconoscimento delle coppie gay. Con un fotomontaggio l'artista ha postato una foto del Pirellone con su scritto "AMORE = FAMIGLIA". Quello di Mika è stato solo uno dei tanti messaggi ironici e di protesta che hanno viaggiato sui social network in queste ore.

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