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Svaligiavano case in Lombardia e Piemonte: presa la banda della Mercedes

Quattro uomini, tutti di nazionalità albanese, sono stati arrestati dalla polizia perché accusati di aver svaligiato diversi appartamenti nelle province della Lombardia e del Piemonte. I malviventi si spostavano a bordo di una potente auto di marca Mercedes: seguendola gli investigatori sono risaliti al covo del gruppo, che era a Sesto San Giovanni.
A cura di Francesco Loiacono
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L'auto usata dalla banda per i furti
L'auto usata dalla banda per i furti

La chiamavano la "banda della Mercedes" per via della potente auto che utilizzavano per mettere a segno i propri colpi. Adesso quattro cittadini albanesi (un quinto è stato fermato e poi scarcerato) sono finiti in manette al termine di un'operazione della polizia di Stato, coordinata dalla squadra mobile di Brescia.

I ladri si spostavano a bordo di una potente Mercedes

Le indagini, partite nei mesi scorsi, si sono concentrate all'inizio sulla vettura utilizzata dai malviventi per raggiungere le abitazioni in diverse province della Lombardia e del Piemonte, e successivamente svaligiarle. Seguendo la potente station wagon (che era stata rubata in Svizzera), sia attraverso un paziente lavoro di analisi delle immagini immortalate dalle telecamere di sorveglianza sulle principali strade, sia con un lavoro di pedinamento, gli investigatori sono risaliti a un box a Sesto San Giovanni, che era la base operativa del gruppo.

All'interno del covo, oltre a parcheggiare l'auto, i componenti della banda nascondevano anche diversi attrezzi da scasso e parte della refurtiva. Le indagini hanno permesso agli investigatori di accumulare diverse prove nei confronti degli indagati: i ladri in alcuni casi, avevano anche smurato e asportato le casseforti, il cui contenuto veniva successivamente venduto in un campo nomadi.

La banda operava in maniera sistematica e continuativa: proprio per interrompere la lunga scia di furti, dopo aver accumulato diversi elementi a carico degli indagati, gli agenti delle squadre mobili di Brescia e Milano sono intervenuti sgominando la banda. Uno dei presunti componenti è stato scarcerato, mentre per quattro di loro è stato convalidato il fermo con le accuse di furto aggravato in abitazione, ricettazione e detenzione illegale di armi: all'interno del covo, infatti, sono stati trovati anche una pistola e 37 proiettili, precedentemente rubati nel corso di un furto commesso in provincia di Bergamo negli scorsi mesi. I quattro sono adesso in carcere.

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