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“Starbucks apre oggi a Milano”: quasi 60mila partecipanti all’evento-bufala

Sono quasi 60mila i partecipanti a un evento su Facebook per l’inaugurazione del primo Starbucks a Milano, fissata per oggi primo febbraio. Ma la nota catena statunitense, dopo le voci di un effettivo sbarco nel capoluogo lombardo, per il momento non aprirà.
A cura di Francesco Loiacono
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Che ci sia voglia dei Frappuccino e degli altri prodotti di Starbucks anche in Italia è ormai risaputo. Ma che quasi 60mila persone abbiano assicurato la propria presenza ad un evento-bufala di inaugurazione dà forse il segno di come la questione sia ormai sfuggita di mano. Sono 57mila, difatti, gli utenti di Facebook che hanno messo il "parteciperò" all'inaugurazione del punto vendita milanese della nota catena statunitense. Un evento fissato per oggi, primo febbraio, alle 15, in un luogo però non meglio identificato di Milano.

L'ironia su Facebook: "Apre in via dei Boccaloni"

Chiariamo subito: premere un tasto su Facebook non equivale a partecipare fisicamente a un raduno, per cui è ovvio (e si spera) che molti di questi 57mila abbiano semplicemente aderito per vedere cosa sarebbe accaduto in seguito. Per la serie: "Non ci credo, ma se è vero…". Alcuni però sicuramente ci hanno sperato veramente, e fino all'ultimo, come dimostra qualcuno che ha scritto sulla pagina dell'evento arrabbiandosi con gli organizzatori: "Perché non scrivete dove?", la domanda. Risposta di qualche utente un po' mattacchione: "In via dei Boccaloni 16". Qualcun altro ha fatto presente che sulla mappa presente nella pagina è presente un indirizzo, ma vogliamo chiarire subito a scanso di equivoci: Starbucks non aprirà lì, o almeno non oggi.

Nessuna notizia sull'accordo

Ad alimentare questa euforia (o isteria) collettiva sono state voci autorevoli (diffuse dal Corriere della sera alla fine dell'anno scorso) su un accordo per il tanto sospirato sbarco di Starbuck nel capoluogo lombardo. Accordo che sarebbe stato ad un passo tra i proprietari della catena e il Gruppo Percassi, riconducibile al patron dell'Atalanta Antonio Percassi. Tuttavia la trattativa, che si sarebbe dovuta concludere entro la fine dell'anno scorso, ha subito una battuta d'arresto. Gli amanti del Frappuccino dovranno quindi attendere ancora.

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