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Si conoscono su Facebook, poi il ricatto: “Paga o mostro a tuo marito i video hard”

La vittima, un’infermiera milanese di 50 anni sposata e madre di due figlie, dopo aver pagato più volte ha detto basta, denunciando il suo estorsore alla polizia locale di Milano. Dalle prime indagini sembra che l’uomo, un 35enne di Mentana, vicino Roma, abbia ricattato alla stessa maniera almeno venti donne in tutta Italia.
A cura di Francesco Loiacono
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Una storia nata su Facebook, una doppia vita del tutto virtuale. Ma con scambi di messaggi, foto e video che non lasciavano nulla all'immaginazione. Era la relazione nata tra un'infermiera milanese di 50 anni, sposata e madre di due figlie, e un 35enne residente a Mentana, piccolo comune in provincia di Roma. Una conoscenza che si era fatta via via sempre più intensa, e che seppur virtuale aveva creato dell'intimità tra i due. Dopo la passione e lo scambio di messaggi e video hot, erano però arrivate anche le richieste dell'uomo: aveva bisogno di soldi per crescere una figlia disabile e gravemente malata, aveva detto alla donna. Che all'inizio, forse ancora presa dal sentimento verso l'uomo, aveva acconsentito. Così, in diverse tranche aveva già pagato somme di 50, 100 o 200 euro per volta all'amante virtuale. Poi, però, ha deciso di dire basta: "Se continuiamo mio marito se ne accorgerà".

Quando la donna ha detto basta è iniziato il ricatto

Ed è stato proprio allora che il 35enne ha mostrato il suo lato più nascosto, iniziando a ricattare la donna tramite messaggi su Whatsapp, meno tracciabili rispetto a quelli su Facebook: "O paghi o spedisco i tuoi video a tuo marito, so dove trovarti". La 50enne è entrata nel panico, arrivando persino a pensare di togliersi la vita per non dover subire l'onta di rivelare al marito il suo tradimento, seppur virtuale. Poi, però, un'amica le ha suggerito di denunciare tutto alla polizia locale.

Gli agenti hanno iniziato a indagare sull'uomo, scoprendo interessanti dettagli su di lui: il 35enne sarebbe infatti un geometra nullafacente con precedenti per truffe alle amministrazioni, separato e condannato per non aver versato gli alimenti alla sua famiglia. Con la stessa tecnica adottata con la 50enne milanese avrebbe sedotto e poi ricattato almeno un'altra ventina di donne in tutta Italia. Un ricattatore seriale, insomma, anche se l'inchiesta – che vede l'uomo indagato per tentata estorsione – promette ancora ulteriori sorprese. A occuparsene è il sostituto procuratore di Milano, Angelo Renna.

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