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Saronno, l’intercettazione che inchioda anestesista e infermiera: “Altro che l’omicidio di tuo marito”

Una conversazione intercettata tra Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni, medico e infermiera in carcere con l’accusa di omicidio volontario, sembra incastrare i due per l’omicidio del marito della donna, Massimo Guerra: “Altro che l’omicidio di tuo marito”, dice espressamente l’anestesista alla sua compagna. Intanto gli infermieri dell’ospedale di Saronno vogliono organizzare una colletta per regalare giocattoli ai due bambini di Laura Taroni, ora in una comunità protetta.
A cura di Francesco Loiacono
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Una conversazione intercettata tra Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni, medico e infermiera in carcere con l'accusa di omicidio volontario, potrebbe avvalorare l'ipotesi che i due (o uno di loro) abbiano ucciso in concorso il marito della donna, Massimo Guerra. I due amanti, come riporta il quotidiano "Il Giorno", vengono intercettati in auto la mattina del 18 agosto del 2015, a circa due anni dalla morte di Guerra (avvenuta nel giugno 2013). La conversazione all'inizio verte sulla ricerca di un paziente sul quale provare il taser, strumento di difesa che provoca la paralisi della persona sulla quale viene utilizzato mediante l'elettricità. Uno scambio di frasi comunque agghiacciante, dalla quale emerge che i due cercavano un anziano paziente sul quale testare l'apparecchio.

Ancora più agghiaccianti sono però le frasi che anestesista e infermiera all'epoca in servizio all'ospedale di Saronno si scambiano successivamente. L'argomento generale è la prostituzione, con Cazzaniga che spiega che per gli sfruttatori della prostitute la soluzione sarebbe "uno sterminio di massa". Frasi che per quanto forti, sarebbero anche comprensibili nell'ottica di una conversazione "intima" tra due persone, se Cazzaniga non aggiungesse un particolare: "Altro che, come dire perdonami il paragone, altro che l’omicidio di tuo marito". Una frase che suonerebbe come una sorta di ammissione del gesto, per altro non l'unica. Solo due mesi prima l'infermiera aveva confessato al compagno: "Io ogni tanto ho questa voglia di… Di uccidere qualcuno… Ne ho bisogno". E l’anestesista, dopo aver chiesto alla compagna se ne avesse parlato con la sua psichiatra, aveva detto: "Ma lei non lo sa che l’hai fatto".

Una colletta per comprare dei regali ai figli dell'infermiera

Nel quadro sempre più fosco che emerge dalle conversazioni tra la coppia, è da segnalare un piccolo spiraglio di luce. Riguarda i due figli dell'infermiera, due bimbi di 9 e 11 anni che adesso si trovano in una casa protetta, e per i quali la procura di Busto Arsizio sta cercando di fare il possibile per tenerli al riparo dalla bufera giudiziaria che riguarda la loro madre (a tal proposito la pagina Facebook di Laura Taroni è stata oscurata). Per fare in modo che i bambini possano trascorrere un Natale quanto più sereno possibile, infatti, alcuni infermieri dell'ospedale di Saronno vorrebbero organizzare una colletta per acquistare dei regali. Un gesto che trova d'accordo anche la moglie di Angelo Lauria, uno dei quattro anziani pazienti che secondo la procura sarebbero stati uccisi da Cazzaniga mediante il suo protocollo fatto di dosi massicce di potenti farmaci.

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