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Saronno, l’infermiera killer e il piano per eliminare i conoscenti: “Ho fatto un corso”

Laura Taroni, l’infermiera killer in carcere assieme all’amante anestesista Leonardo Cazzaniga con l’accusa di omicidio volontario, stava meditando di uccidere anche un suo cugino acquisito. Per farlo, in una conversazione intercettata con il suo amante rivela di aver anche seguito un corso sulla “morte cardiaca improvvisa”.
A cura di Francesco Loiacono
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I due arrestati, Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni (Facebook)
I due arrestati, Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni (Facebook)

Nuove conversazioni choc, nuovi dettagli agghiaccianti emergono dalle intercettazioni della coppia killer formata da Laura Taroni e Leonardo Cazzaniga, infermiera e medico in carcere dalla scorsa settimana con l'accusa di omicidio volontario. Al momento sono cinque i casi accertati (quattro pazienti dell'ospedale di Saronno e il marito della donna, Massimo Guerra), mentre su altri morti sospette, come il decesso della madre di Taroni, Maria Rita Clerici, indaga la procura di Busto Arsizio.

Ma, sempre da quanto emerge dalle intercettazioni, ci sono anche numerosi casi in cui i propositi omicidi della coppia fortunatamente non sono stati portati a termine. È il caso di un cugino acquisito di Laura Taroni, Giacomino Angelinetta, ex della cugina Dolores Prestinari. L'uomo è al centro di un'intercettazione datata 29 febbraio di quest'anno, in parte già pubblicata. Si tratta della conversazione in cui la Taroni dice all'amante Cazzaniga: "Se quello venisse giù in ospedale da noi trac! Tra il chiaro e lo scuro via, gli è venuto un infartaccio". Ma è la parte successiva della conversazione ad aggiungere tinte ancora più fosche a un quadro già scurissimo. Perché l'infermiera rivela all'amante di aver seguito addirittura dei corsi per poter giustificare in qualche modo il decesso del cugino: "Comunque adesso io che ho fatto il corso per la morte cardiaca improvvisa…", spiega.

La "colpa" del parente acquisito: farsi mantenere dalla cugina dell'infermiera

La morte cardiaca improvvisa sarebbe dunque stata la causa dell'eventuale morte dell'uomo, fortunatamente sfuggito al suo destino. La sua colpa agli occhi di Laura Taroni, che nell'inchiesta sta assumendo un ruolo sempre più di primo piano (anche se al momento è accusata dell'omicidio in concorso "solo" del marito, mentre all'anestesista Cazzaniga sono imputati i decessi dei quattro pazienti), è quella di farsi mantenere dalla cugina e di sfruttarla. Ecco perché andava eliminato. I due amanti in macchina completano a vicenda i loro discorsi: "Si può morire per morte cardiaca improvvisa, non solo per arresto cardiaco ma perché si mettono insieme componenti tipo l’embolia polmonare massiva che provoca la morte cardiaca imp..", dice uno. "… improvvisa", risponde l'altro: "Improvvisa sì, senza gli infarti". "Ma anche la morte improvvisa elettrica…" suggerisce l'infermiera. "Collegata alle famose patologie… Tu che sai tutto!", si complimenta con lei l'anestesista, con un'apparente normalità che mette i brividi, pensando a quale fosse l'oggetto della loro conversazione: l'omicidio di un uomo.

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