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Rho, donna accusa di terrorismo un muratore egiziano per non pagargli il lavoro

Una donna di 61 anni è stata denunciata dai carabinieri per procurato allarme e simulazione di reato. La 61enne, pur di non fare incassare a un muratore egiziano un assegno scoperto da 2.500 euro, lo ha accusato di essere un terrorista. Adesso rischia anche una denuncia per calunnia.
A cura di Francesco Loiacono
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Della serie: cosa si è disposti a fare pur di non pagare qualcuno. L'ultimo esempio arriva da Rho, comune dell'hinterland di Milano che ha ospitato l'Expo. Protagonista, in negativo, una donna di 61 anni che non ha esitato a sfruttare i peggiori pregiudizi e il clima di tensione dovuto ai recenti attacchi terroristici di Parigi pur di trarre un profitto personale. La 61enne, secondo quanto riporta il Corriere della sera, aveva recentemente chiesto l'intervento di un muratore egiziano nella sua abitazione di Pero, per interventi al pavimento e in bagno. Lavori che il professionista egiziano ha puntualmente svolto, presentando un conto di 2.500 euro.

Denunciata per procurata allarme e simulazione di reato

La 61enne ha pagato il muratore con un assegno, che però non aveva la necessaria copertura bancaria. Consapevole di ciò, la donna si è recata in una cabina telefonica di Rho, chiamando in maniera anonima i carabinieri e denunciando il muratore egiziano come terrorista. Ai militari ha fornito tutti i dettagli: nome, cognome e numero di telefono, dicendo che l'uomo era pronto a compiere un attentato terroristico. Tutto questo lo scorso 17 novembre, a soli 4 giorni dai tragici fatti di Parigi. I carabinieri hanno rintracciato l'uomo, scoprendo che non aveva assolutamente il profilo del terrorista: si trattava di un onesto lavoratore con un'attività in regola.

L'attenzione dei militari si è quindi concentrata sull'autrice della chiamata, che è stata identificata alcuni giorni dopo: la donna ha ammesso le sue colpe, finendo col confessare che la finta denuncia serviva solamente a impedire che il muratore cercasse di incassare il suo assegno scoperto. A tal fine, la 61enne avrebbe anche effettuato alcune telefonate minatorie a una banca di Pero, probabilmente quella nella quale aveva aperto il conto corrente, denunciando la presenza di bombe. Adesso la 61enne dovrà rispondere delle accuse di procurato allarme e simulazione di reato. Il muratore egiziano, additato ingiustamente come terrorista, potrebbe anche querelarla per calunnia.

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