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Omicidio Gianna Del Gaudio: sui guanti vicino all’arma del delitto il dna di uno sconosciuto

Colpo di scena nelle indagini sull’omicidio di Gianna Del Gaudio, professoressa in pensione sgozzata nella sua villetta di Seriate (Bergamo) lo scorso 26 agosto. Sul coltello trovato in un cespuglio vicino alla villetta c’è il sangue della vittima: è l’arma del delitto. Sul paio di guanti vicino al coltello ci sarebbe invece il dna di un uomo, al momento sconosciuto. L’elemento potrebbe scagionare il marito di Gianna, finora unico indagato.
A cura di Francesco Loiacono
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Svolta nell'omicidio di Gianna Del Gaudio, la professoressa in pensione sgozzata nella sua villetta di Seriate (Bergamo) nella notte tra il 26 e il 27 agosto scorsi. L'esito degli esami preliminari effettuati dai carabinieri del Ris di Parma su un coltello e dei guanti in lattice trovati in un cespuglio vicino alla villetta teatro del delitto ha riservato due colpi di scena inattesi. Innanzitutto il coltello: sulla lama ci sarebbe il sangue della 63enne. Elemento che permettere di chiudere uno dei tanti misteri legati al delitto, e cioè la mancanza, fino a questo momento, dell'arma del delitto. Ma il secondo responso degli esperti della scientifica dei carabinieri è ancora più importante: sui guanti in lattice trovati accanto al coltello non ci sarebbero difatti né tracce di Dna dei due figli della vittima, né del marito, Antonio Tizzani. Le tracce genetiche condurrebbero a uno sconosciuto di sesso maschile.

Questi nuovi elementi fanno cambiare radicalmente prospettiva alle indagini, rilanciando la prima versione fornita da Tizzani – finora unico indagato a piede libero per il delitto – agli inquirenti. L'uomo, ex ferroviere oggi in pensione, aveva riferito di aver visto uno sconosciuto incappucciato chino sul corpo della moglie, che poi sarebbe fuggito. La sua versione, di una rapina finita tragicamente, non era mai stata scartata completamente, anche se diversi esami compiuti sul luogo del delitto l'avevano progressivamente indebolita. Sia i racconti dei vicini, che i sopralluoghi compiuti nella villetta non avevano fornito infatti riscontri significativi al racconto di Tizzani. Che però adesso torna drammaticamente verosimile. A quasi due mesi dal delitto, però, il nome dell'assassino di Gianna Del Gaudio resta ancora sconosciuto.

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