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‘Ndrangheta a Milano, tra i 33 arrestati anche il “boss” dell’Ortomercato

Una delle 33 persone arrestate ieri a Milano per ordine della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria è Antonio Piromalli, capo designato dell’omonimo clan di ‘ndrangheta. Secondo i magistrati era lui il “boss” dell’Ortomercato di Milano. Nel settembre 2015, nonostante fosse sorvegliato speciale, aveva passeggiato tra i banchi del mercato ortofrutticolo più grande d’Italia per ribadire la propria forza.
A cura di Francesco Loiacono
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C'è anche Antonio Piromalli, considerato il capo designato dell'omonimo clan di ‘ndrangheta, tra le 33 persone arrestate ieri dalla Dda di Reggio Calabria nell'operazione "Provvidenza" condotta dai carabinieri del Ros tra Calabria, Basilicata e Milano. Il 44enne è stato prelevato dai militari nella sua abitazione milanese in viale Brianza, dove era tornato dopo la sua scarcerazione nel dicembre 2014 in seguito all'arresto del 2008 durante l’operazione antimafia "Cent’anni di storia" – vicenda nella quale è stato condannato in via definitiva. Da allora era stato sottoposto al regime di sorveglianza speciale: circostanza che non gli ha però impedito, nel settembre del 2015, di farsi una passeggiata tra i banchi dell'Ortomercato di Milano.

I pm: "Piromalli aveva assunto il controllo dell'Ortomercato"

L'episodio, riportato dal "Corriere della sera", è uno dei tanti dettagli contenuti nelle oltre duemila pagine dell'ordinanza con la quale i magistrati reggini Gaetano Paci e Federico Cafierò de Raho hanno chiesto e ottenuto gli arresti di ieri: gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, intestazione fittizia di beni, autoriciclaggio, tentato omicidio. La presenza di Piromalli all'Ortomercato non è affatto casuale. Quello, secondo i pubblici ministeri, era infatti il suo feudo: "Il reinserimento in quel mercato costituirà per Piromalli una modalità di ribadire il proprio potere mafioso ed imprenditoriale; un modo per manifestare a tutti gli operatori la propria forza criminale, non inficiata da sette anni di detenzione".

Secondo i pm Piromalli aveva assunto il controllo del mercato ortofrutticolo più grande d'Italia attraverso una complessa rete di imprese delle quali lui era socio occulto: "Antonio Piromalli assumeva il controllo dell’Ortomercato di Milano attraverso la creazione di una complessa rete di imprese e l’ausilio di una serie di affiliati (tra tutti spiccava Alessandro Pronestì) e fiancheggiatori, coordinati con la finalità di dominare il mercato ortofrutticolo di Milano, facendo leva sul metus mafioso esercitato dalla sua persona", si legge in uno dei passi dell'ordinanza. Grazie a questa rete di società Piromalli era in grado non solo di rifornire marchi della grande distribuzione, ma anche stringere accordi commerciali internazionali: tra questi è finito nel mirino degli inquirenti quello per esportare negli Stati Uniti partite di olio di sansa spacciato per pregiato extravergine. Tra gli arresti di ieri figura anche la moglie di Piromalli, insegnante in una scuola media milanese.

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