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Milano, turista inglese ritrovata dopo 6 mesi: era ricca ma viveva come una clochard

Risolto dopo 6 mesi il caso della scomparsa di una turista inglese di 51 anni. La donna, benestante, era sparita da marzo. È stata ritrovata a Milano da un investigatore privato su una grata di piazza Beccaria: viveva come una clochard. Restano da capire i motivi della scomparsa.
A cura di Francesco Loiacono
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Era diventato un mistero su cui indagavano la polizia di Scotland Yard e una società di investigazioni milanese, la Skp Group con sede in via Ripamonti. Parliamo della scomparsa di una donna inglese di 51 anni, di cui si erano perse le tracce dallo scorso marzo. Ariane, questo il suo nome, è stata ritrovata a Milano nella notte tra sabato e domenica proprio da un investigatore della società privata milanese. E la storia della sua scomparsa e del suo ritrovamento, raccontata dal "Corriere della sera", potrebbe essere la trama di un romanzo giallo classico.

La donna era scomparsa da marzo

Ariane, nata in Iran e con un passato da manager e un ricco conto in banca, era arrivata a Milano, città di cui è innamorata, durante uno dei suoi viaggi, la sua passione. Ha soggiornato in hotel di lusso, frequentando assieme ad alcuni amici musei e locali. Da marzo, però, era letteralmente scomparsa dal suo ultimo indirizzo: un residence in corso Italia (ora chiuso) al quale non aveva lasciato nessuna comunicazione, e i cui pagamenti erano stati sempre regolarmente saldati. Improvvisamente il cellulare della donna è risultato irraggiungibile: una circostanza che all'inizio non ha allarmato più di tanto i famigliari della donna, abituati alla sua passione per i viaggi e alla voglia d'indipendenza da parte della 51enne. Col passare dei giorni, però, la sorella di Ariane si è insospettita e ha chiesto l'intervento di Scotland Yard. Non ottenendo risultati, la donna si è rivolta anche alla società di investigazioni milanese.

A ritrovarla un investigatore privato

Uno degli investigatori privati, un ex poliziotto fuggito dall'Albania e ora cittadino italiano, ha battuto la città palmo a palmo, mostrando la fotografia di Ariane a senzatetto, baristi, fiorai, tassisti e parrucchieri. Di segnalazione in segnalazione, seguendo le poche tracce ottentute, nella notte tra sabato e domenica ha finalmente ritrovato Ariane: era distesa su una grata in piazza Beccaria, come uno dei tanti clochard che scelgono il pavimento come proprio giaciglio per la notte.

Restano da capire i motivi della sua scomparsa

Ariane ieri mattina in questura ha potuto riabbracciare la sorella, arrivata appositamente dall'Inghilterra a Milano. Resta adesso da capire cosa le sia successo: se sia rimasta vittima di un improvviso black-out mentale causato da uno choc o se il suo allontanamento dalla società sia stato volontario. La donna ha fornito un resoconto confuso. Queste le sue parole, riportate dal Corsera: "Non so spiegare… Forse camminavo, sono stata aggredita e derubata, e caduta a terra ho picchiato la testa… Dopo non avevo più la borsa con soldi, cellulare, documenti. Sono innamorata di Milano… Residenti, passanti e volontari offrivano un aiuto ma non volevo… Regalavano cibo e rifiutavo… Frugavo nei cestini dell’immondizia, cercavo da mangiare, stavo fuori da ristoranti e hotel per rimediare qualcosa".

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