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Milano, niente festa del papà all’asilo per rispettare genitori gay: polemiche e smentite

L’asilo comunale di via Toce, a Milano, avrebbe cancellato i festeggiamenti per la festa del papà per non offendere i genitori gay. Monta la polemica politica, ma secondo l’assessorato si tratterebbe di un caso montato ad arte. Si attende un chiarimento da parte dei dirigenti della struttura.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo le polemiche per le presunte cancellazioni delle feste di Natale nelle scuole, da Milano sembra montare un nuovo caso, questa volta legato alla festa del papà. La ricorrenza si festeggerà come sempre il prossimo sabato 19 marzo, giorno di San Giuseppe. Ma in un asilo comunale milanese, quello di via Toce, nel quartiere Isola, i festeggiamenti sarebbero stati annullati per non offendere i genitori gay. La notizia è stata riportata da diversi giornali, contattati da alcuni genitori sconcertati dalla decisione. Ma potrebbe trattarsi di un caso montato ad arte o quanto meno di un grosso fraintendimento, almeno stando alle parole dell'assessore all'Educazione di Milano Francesco Cappelli: la scuola avrebbe semplicemente deciso di festeggiare in maniera diversa la ricorrenza – con un lavoretto sulle diverse etnie nel mondo – ma la letterina o il regalino al "papà" non sarebbe in discussione.

De Corato annuncia un'interrogazione a Palazzo Marino

I responsabili dell'asilo nido non sono ancora intervenuti direttamente sulla vicenda. Ancora prima dei chiarimenti, però, la polemica a livello politico è divampata, come spesso accade in questi casi. A soffiare sul fuoco di quello che potrebbe sembrare un attacco alla "famiglia tradizionale" è stato il vicepresidente del Consiglio comunale Riccardo De Corato di Fratelli d'Italia, che ha annunciato un'interrogazione a Palazzo Marino: "Non c’è più alcun rispetto per la famiglia: non è certo una novità per il centrosinistra, sia a livello nazionale che locale, ma non ci arrendiamo, non lo accettiamo", ha affermato De Corato, che ha poi indirettamente chiamato in causa Cappelli: "L'assessorato ha precisato che è stata una scelta autonoma delle educatrici, ma la scuola è comunale, non è accettabile che ognuno faccia quello che gli pare", ha chiosato l'esponente di FdI. Chissà se, come già successo a Rozzano per i presunti festeggiamenti di Natale cancellati, anche in questo caso tutto si risolverà in una bolla di sapone.

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