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Mia Fair, la fotografia d’arte in mostra a Milano

Dall’11 al 13 aprile ritorna, per la sua quinta edizione, la fiera dedicata alla fotografia, con un occhio particolare a Expo 2015: mostre, performance, 145 stand e molto altro saranno ospitati nel rinnovato quartiere di Porta Nuova a Milano, all’interno del “The Mall”.
A cura di Francesco Loiacono
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Centoquarantacinque stand, due premi acquisto, un programma culturale che spazia dal confronto con i grandi festival europei di fotografia ai talk ispirati dal centenario della nascita di Roland Barthes. E inoltre una mostra dedicata al prezioso archivio fotografico di Giuseppe Pellizza da Volpedo ed un’altra rivolta al libro d’artista, performance artistiche e momenti di scouting condotti da personalità di livello internazionale, incontri sul delicato tema degli aspetti legali che toccano il mondo dell’immagine e l'immancabile focus dedicato a Expo 2015. Questo il ricco programma di Mia Fair, fiera dedicata alla fotografia ideata e diretta da Fabio Castelli, in scena con la sua quinta edizione a Milano, nella cornice dell'edificio The Mall di Porta Nuova dall’11 al 13 aprile.

"Questa edizione di Mia presenta diversi eccezionali elementi di novità, primo fra tutti l’approfondimento dedicato su Pellizza da Volpedo che è la prima icona scelta per Expoincittà e che lancia un testimone collegando idealmente questa fiera al cartellone di eventi organizzati in occasione dell’Expo", ha detto Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano. "Un secondo elemento è il ‘battesimo' di un nuovo luogo il The Mall a Porta Nuova, che ospiterà la fiera e in seguito avrà una importante funzione nella proposta culturale generale di Milano. Come ha detto recentemente anche il ministro Franceschini, alcune città, in un determinato periodo, rivestono un ruolo di leadership trainante nella nuova identità europea: negli ultimi anni è stato così per Barcellona e Berlino e nel prossimo quindicennio questo ruolo spetterà a Milano. In questa prospettiva, l'internazionalità del Mia rappresenta un tratto distintivo di questa vocazione della nostra città e conferma il ruolo di Milano come attrattore di eventi e intrecci culturali di dimensione internazionale”.

Mia Fair, il programma

Il programma culturale di Mia Fair, curato da Gianluigi Ricuperati, parte da un testo fondamentale di Roland Barthes, "La camera chiara", nel centesimo anniversario dalla nascita dell’intellettuale francese. Un ricco calendario di incontri, dibattiti, approfondimenti, che vive anche del dialogo con le più interessanti realtà estere dedicate alla fotografia. Portano il proprio contributo gli ideatori di alcuni tra i festival più importanti d’Europa: Oliva Maria Rubio, direttore artistico di PhotoEspaña Madrid e Krzysztof Candrowicz, già direttore dell’International Festival of Photography di Lodz e direttore artistico della Triennale di Amburgo, ideatore del network PhotoFestival Union. Per festeggiare i primi trent’anni di attività del Musée de l’Elysée di Losanna, tra le istituzioni esclusivamente rivolte alla fotografia più importanti al mondo, è ospite di Mia Fair la sua direttrice Tatyana Franck. Infine, i responsabili del MoRE Museum, museo virtuale che conserva la memoria di progetti d’artista che non hanno mai trovato compimento, presentano un ideale catalogo di scatti inespressi.

Le mostre

Due gli approfondimenti proposti da Mia Fair con mostre ad hoc. Una offre un’indagine su uno tra gli artisti dell’Ottocento italiano che più di ogni altro ha riconosciuto e fatto proprie le potenzialità della nascente arte della fotografia come strumento per arricchire la sua pittura: Giuseppe Pellizza da Volpedo. La mostra “Tempo ritrovato – Fotografie da non perdere. Il Quarto Stato e il territorio di Volpedo nelle fotografie del fondo Giuseppe Pellizza”, a cura di Daniela Giordi, propone un ricco nucleo di stampe fotografiche originali oggi conservato nell’archivio dell’artista, tesoro recentemente oggetto di un’azione di restauro e valorizzazione.

La seconda mostra in programma è "Uno sguardo lento – Il fotolibro d’artista in Italia". Grazie alla riflessione operata dai curatori Roberto Maggiori e Danilo Montanari presenta un censimento a tutto tondo che punta a restituire un panorama quanto mai ricco e articolato, che spazia dai progetti di grandi editori specializzati per arrivare al fenomeno del dummy e del self-publishing, con il fotografo ad essere protagonista di un processo creativo che lo coinvolge in modo totale.

Alla fiera debutta anche il progetto Economic Body, una performance ideata e condotta dalla coreografa svedese Anna-Mi Fredriksson per la Fluxum Foundation di Ginevra. In scena un originale tentativo di raccontare le scienze sociali attraverso forme di arte partecipata, come la danza, nella creazione di un linguaggio non verbale che coinvolga il pubblico nella condivisione di concetti legati all’economia, alla politica, alla demografia.

Spazio infine alla fotografia del futuro con il progetto Codice Mia: gli artisti selezionati dalla fiera avranno l’opportunità di discutere i propri lavori con importanti collezionisti, e chi vincerà sarà premiato con la possibilità di esporre il proprio lavoro nella sezione Proposta Mia nella fiera del prossimo anno.

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