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Luoghi di culto e moschee, lunedì il bando: 50 associazioni si contendono 3 posti

La prossima settimana sarà pubblicato il bando per assegnare una delle tre aree di Milano dove costruire nuovi luoghi di culto: 50, dopo l’integrazione, le associazioni iscritte nell’Albo delle religioni che potranno partecipare.
A cura di Francesco Loiacono
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Saranno 50 le associazioni religiose che si contenderanno le tre aree comunali messe a disposizione per costruire un luogo di culto a Milano. Altre 19 sigle hanno infatti integrato l'Albo delle religioni del Comune, ossia l'elenco ufficiale di tutte le confessioni religiose e associazioni regolarmente riconosciute sul territorio. L'ingresso in questa lista era una condizione necessaria per partecipare al bando preparato dal Comune, e che sarà indetto molto probabilmente la prossima settimana. A disposizione delle 50 associazioni ci sono tre spazi pubblici: metà area dell'ex Palasharp in via Sant'Elia (zona Lampugnano), gli ex bagni pubblici da ristrutturare in via Esterle, vicino a via Padova e uno spazio in via Marignano, al confine con San Donato Milanese.

Esclusa la moschea di Segrate

Tra le associazioni che si contenderanno gli spazi, a sorpresa, non ci sarà il Centro islamico di Milano e Lombardia di Segrate, conosciuta anche come "moschea di Segrate": una sorpresa, considerando che si tratta dell'unica vera moschea già presente sul territorio. A escluderla dal bando potrebbero essere stati motivi burocratici: documenti incompleti o presentati fuori tempo massimo, causa che ha comportato l'esclusione anche di altre 12 associazioni. Tra le 19 nuove sigle che sono andate a integrare il bando, quelle islamiche sono solo due, mentre ben 15 rappresentano chiese evangeliche. Un elemento importante in virtù di una delle clausole che faranno parte del bando, ossia la possibilità, per ogni confessione religiosa, di poter ottenere al massimo due spazi sui tre disponibili. Una clausola inserita per cercare di smorzare i timori di chi pensava che, su tutte e tre le aree in concessione, potessero sorgere moschee.

Sui criteri per l'assegnazione degli spazi, l'ultima novità è arrivata dal Consiglio comunale che si è tenuto giovedì, che ha approvato un ordine del giorno presentato dal popolare Matteo Forte. E' stato così deciso di attribuire un punteggio più alto alle associazioni che hanno condiviso percorsi con istituzioni nazionali. Criteri che si aggiungono agli altri – concessione onerosa, punteggi più alti alle associazioni che prevederanno traduzione delle attività svolte in italiano – che verranno fissati finalmente nero su bianco a partire dalla prossima settimana, quando si potrebbe aprire ufficialmente la "gara" per la costruzione dei nuovi luoghi di culto.

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